San Lorenzo
in attesa di realizzarsi e perciò cadere
o di rimanere sogni e quindi cadere.
Li posso vedere, piccoli, pulsanti e lucenti,
ma non si possono toccare.
I miei desideri sono caldi, brillanti e cadenti
oggi come le stelle, domani come le lacrime.
Ogni notte quando la vita cessa
essi si accendono e attirano lo sguardo,
ma se allungo la mano non ci arrivo.
I miei desideri hanno un problema:
sono troppo in alto
mentre io sono bloccata a terra
e non posso vivere aspettando che essi cadano
sul suolo, in un cuore o addosso a me.
Fa male il collo
a furia di guardare in alto
e allora abbasso la testa
vedo i miei piedi
e il mio cuore nel petto, unica stella in un cielo vuoto.
San Lorenzo, stanotte non voglio guardare dal basso
i miei desideri cadere a terra.
Stanotte voglio vedere me
che dalla terra
cado fin su nel cielo.
Stanotte voglio
allungare la mano,
strappare i miei desideri dal petto
lanciarli lontano mentre spicco il volo
e godere della loro scia luminosa e fredda.
Saranno più belli della stella più grande
li potrò toccare
e finalmente cadranno con me.
1 commento:
San Lorenzo era ieri, lo so, ma ieri il cielo aveva ancora un colore strano ed inquietante... un verde asenzio, direi!
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