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giovedì 13 novembre 2008

il mio nome è Bond, tristezza Bond....


ieri sera la Grand Première di illustri critici cinematografici composta dalla sottoscritta MJ e da Olga, accompagnate dai fidati amici Evil & George, si sono presentati in multisala per la proiezione del film "James Bond_Quantum of Solace"


inutile dire che il nostro bel James ci piace sempre e comunque e ovunque e qui non ci piove ma guardare un film nel quale lui riesce a trombare la bella di turno solamente una volta è davvero una cosa di una tristezza unica


avete capito bene, il nostro James oltre che non mostra niente del suo fisico da DIO GRECO se non un po' di pettorali, in questo film praticamente non tromba mai e io e Olga, da fedeli fan delle sua chiappe d'oro, ci siamo rimaste mooooolto deluse e amareggiate...


vabè...visto che Daniel Craig ha firmato per almeno 4 film di James Bond, attendiamo trepidanti l'uscita dei prossimi 2 nella speranza che ritorni il Bond che amiamo, ovvero quello tutto muscoli e sesso!!!

...quasi un desiderio da esprimere per natale prossimo...

nel frattempo fantastichiamo sulla foto


venerdì 30 maggio 2008

Evil & The City


Parafrasando Faletti, niente di vero, tranne le recchie.
(fantarecensione e fantaracconto)

Evil venne preso dal terrore, un lieve capogiro accompagnò la flebile risposta che diede a Nick:- ok, vabbè, verrò a vedere Sex &The City. Non ho ucciso nessuno, ma se è previsto che io paghi a prescindere, berrò l’amaro calice.
Nick accolse la risposta con un gridolino soddisfatto, mentre Evil vedeva calare davanti a sé un muro di dolore, manco si fosse chiuso le dita in un cassetto o avesse sbattuto il mignolo del piede su un angolo vivo.
Perché tanto dolore?
Presto detto: si trattava della prima di Sex &the City, il film che narra di 4 oche petulanti alle prese con l’amore e il sesso in tutte le loro odiose sfaccettature.
4 donne comuni, ovvero 4 leggiadre fanciulle senza problemi economici, tutte con lavori alienanti, umilianti e poco creativi, tipo gallerista o columnist di un’importante rivista, con turni massacranti e schiene spezzate. Certo.
4 donne comuni che sembrano non avere problemi a incontrarsi a qualsiasi ora e ciarlare di cuori e cazzi nei locali più cool e costosi e che sembrano avere bisogno di un paio di Manolo Blahnik o di Jimmy Choo al giorno per trovare il senso della vita.
4 donne che, poveracce, si trovano a vivere nella città più squallida e noiosa del mondo, New York… uno schifo, insomma.
4 donne che, pur non essendo belle e con una logorrea lunga quanto la muraglia cinese, riescono a contenere in ogni serie nelle loro vagine più maschi che il San Siro durante il derby.
4 donne che vengono immancabilmente vestite ogni mattina da uno psicopatico cieco, un sicuro frutto dell’amplesso tra Satana e la pronipote di Rasputin strafatta di crack.
4 donne forti, sicure e indipendenti che, appena si accorgono che il maschio di turno non se le chiava/non se le sposa, diventano fascicoli umani dell’enciclopedia della psichiatria, volume X, "depressione e maniacalità".

Evil immaginava già il costante martello pneumatico sui maròni provocato dai lunghi quanto futili dialoghi del film, ma quello che non sopportava era che la preferita da Nick tra le 4 fanciulle fosse Carrie- faccia-da-cavallo- Bradshaw…almeno parteggiasse per Samantha, l’unica che invece di parlare, trombava con allegria e basta, godendosi la vita e non solo quella.
Niente.

La sala era piena.
Evil notò con raccapriccio e nausea che la fauna locale era composta dalle due seguenti categorie:
gay (delicati, sinuosi, palestrati, snob e leccati come dame del '700) e amiche di gay (brutte, sfigate, sole, inchiavabili, ma tanto tanto simpatiche).
Neanche un maschio etero.
Niente uomini con calvizie e capello a sbuffo, niente trippette strette in jeans larghi, niente mocassino marrone a costar poco, nessuna donna con la ricrescita, la pinza sui capelli e le croc ai piedi. Nessuno che nell’attesa parlasse della Ferrari, di Vale, dell’erba da falciare, del turno in fabbrica, dell’aumento del costo dei pomodori, del 730, di Berlusconi.
Una tragedia.

Iniziato il film, ad una delle odiose e sentenziose massime sull’amore di Carrie, s’alzò un tappeto sonoro di sniff e sospiri, nelle scene ricche di pathos o di sfrontate allusioni sessuali, qualche gridolino effemminato qua e là. Evil roteò gli occhi al cielo.
Non si poteva reggere.
Si alzò alla fine del primo tempo e disse a Nick:- vado a prendere i popcorn.
Al ritorno, dal sacchettino cominciò ad estrarre delle cosine di acciaio e ad alta voce chiese:-
Uomini! Maschi! Nessuno vuole una brugola? Ho anche dei cuscinetti a sfera.. su, dove sono i maschi? Viti, candele, bronzine!.. Parliamo di bricolage, ragazzi… a qualcuno avanza un cavo della batteria? Quanto è stronzo Hamilton… Cassano lascerà la Sampdoria? qualcuno di voi ha ancora i peli sulla schiena, cristo?!
Nick, rosso come il fard a chili sul faccione finto giovane di Carrie, lo tirò giù: - Ma che cazzo fai?! Mi farai vergognare! Metti via ‘ste viti, ‘sti cosi!
Evil disse: - Ok, non ce la faccio più.. esco un attimo fuori, non ne posso più delle donnette e del frociame, cazzo!
E uscì.

Un minuto dopo era al telefono con Olga che gli comunicò di essere in compagnia del Giamario nella bettolaccia antistante il cinema, tutti e due a sfasciarsi di birra e sparare cazzate.
- Che culo!, pensò Evil.
In 3 secondi netti li raggiunse e fu con gioia che rispose all’arlotto che lo accolse all’ingresso del noto locale La Faina Incazzata.
Giamario indossava una camicia a quadretti che sicuramente le 4 sciacquette di SATC avrebbero aborrito anche se suddetta camicia avesse contenuto il maschio più bòno del pianeta (Hugh Jackman, per la cronaca), Olga sfoggiava dei pantaloni da camionista barese il cui abbinamento a delle improbabili Croc viola erano la rappresentazione visiva di uno stupro etnico.
Evil con amore notò la ricrescita di Olga, l’alito birroso e la semplice femminilità con la quale la sua dolce amica staccò una madonna dal cielo nel notare che aveva appena finito le sigarette.

-Vecchio Evil, siediti, fatti una birra e non rompere i coglioni! - lo invitò Giamario, da vero gentleman.
Evil notò che il Giamario era il primo maschio che vedeva seduto senza le gambe accavallate da quando era uscito quella sera. Sorrise.
Era al settimo cielo.. finalmente il ritorno alla normalità..Olga gli comunicò che stava approfittando della superdote del Giamario, ovvero della capacità di succhiare via i ricordi, in cambio di due recchie ascoltatrici.
Evil fu contento di scoprire che le uniche recchie protagoniste nel locale erano quelle di Olga.
Il giorno dopo Nick gli avrebbe fatto il culo, ma almeno l’aveva scampata per quella sera.
Olga gli avrebbe parlato come una donna normale, il Giamario avrebbe cancellato tutti i suoi brutti ricordi.

THE END

(A Evil: non ti preoccupare, anch’io tifo per Samantha:
le altre amano e soffrono, lei tromba e se ne vantha)

venerdì 26 ottobre 2007

e stavolta niente mostri!

Cascate di pioggia dalle gradinate dell'arena, biglietti esauriti (soldi pure), il mostro dell'Heineken... ma non ci potevamo scoraggiare... l'unico happening musicale per intero non poteva essere Tizia' Fero (salto la prima grandiosa giornata dell'Heineken solo perché non eravamo tutti).

Io e Olga abbiamo sfidato sonno, pioggia e febbre per non mancare all'annuale appuntamento con i Dream Theater. Mentre noi si diventa sempre più fichi e smilzi, i cari ragazzetti americani giocano a panzate e hanno abbandonato il whisky per il minoxidil, ma dal vivo continuano a spaccare e l'esperienza merita.

La faccio breve, PRO:

- il cartoon di Dark Eternal Night e le altre storie intrippanti sul maxischermo
- la batteria di Mike
- la tastiera a chitarra di Jordan
- gli assoli incrociati di Jordan e John P
- gli acuti di James
- tutta la performance incredibile dei Symphony X
- quel manzo di Russell Allen (ok, piace solo a me... però...)
- la piada e il croissant di antimateria dell'Autogrill

CONTRO:

- il Paladozza fa cagare: troppo piccolo
- il Paladozza fa cagare: i parcheggi sono introvabili
- il Paladozza fa cagare: sta in centro e i baracchini con il rituale panino con salsiccia, cipolla e senape non c'erano
- il Paladozza fa cagare: i suoni erano tutti impastati
- i regazzi di oggi: tutti alti e noi si è alti un calabrese e un cazzo
- i regazzi di oggi: tutti cessi
- il tomo-tomo che si è rincoglionito improvvisamente di notte al centro di Bologna (mentre pioveva)
- il giorno dopo si lavora...

Si è sentita la mancanza di 'o scugnizzo 'o pauer metàl, anche se in fondo ce ne sbattimm' i ppall': l'anno prossimo si concorre per il pallone d'oro, finalisti Olga, Kakà e Kakameocazzo.

Toh, giusto per capire chi siamo stati a trovare: