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martedì 7 ottobre 2008

Scene da un Matrimonio (Bergman ci fa una ....)

Premessa.
La giornata si è presentata subito bene, nonostante la levataccia. Ho dormito 5 ore, ma ne è valsa la pena:
Ore 7, circuito di Phillip Island: Dani Pedrosa mi regala un motivo per sorridere cadendo al volo (non lo sopporto, quel nano) e Valentino Rossi parte dodicesimo, ma, con la classe e la mentalità da vincente che lo contraddistinguono da sempre, li infila tutti fino a giungere secondo. Luke non lo sa, ma se sono venuta al matrimonio è solo perchè Vale ha fatto una gara spettacolare, sennò mi sarei rimessa a dormire inventando una squallida scusa e rintanandomi nel dolore solitario. Alla gara, sono seguiti i soliti sms strafottenti tra la sottoscritta e Nick.
Se solo un improbabile e spietato dio decidesse un giorno di dar retta ai nostri sms pieni di odio e livore, quel giorno avremmo un motomondiale fatto solo di 2-3 mezze seghe e di Valentino: il resto, tutti morti.

Detto ciò, puntuali come orologi svizzeri per la prima volta nella vita, ci siamo ritrovati sotto casa dello sposo e, a parte alcune eccezioni, eravamo già messi bene: Maddy non poteva camminare poiché aveva ai piedi un bel paio di scarpine taglia 40 che rischiavano di partire ad ogni passo e spiaccicarsi sui denti di qualcuno. Thomas Verro aveva la stessa cravatta indossata da Winston Churchill il giorno ufficiale dell'entrata in guerra dell'Inghilterra, quindi un pò spiegazzata, oserei dire. Broken Asser "nuotava" in un vestito talmente largo che il cavallo dei pantaloni arrivava al ginocchio e la giacca gli ballava addosso. Non avevo mai visto un rapper in giacca e cravatta, pareva un incrocio tra Snoop Dogg e Vanilla Ice, i quali, comunque, almeno si pettinano.
Il solito bastian contrario, Big Head, ha osato presentarsi scravattato e ha perso l'occasione di indossare quelle splendide scarpe da morto acquistate anni or sono e che ancora popolano gl'incubi miei e di George. Nick, in completo nero e viola abbastanza attillato e cravattina molto 80's, ha messo tutti d'accordo sul gesto ufficiale della giornata: la scaramantica e sempre efficace grattata di palle.
Ultimo cenno al vestiario: Ghigo (detto la Pantegana Bionda) aveva una cravatta larga come una federa e un nodo grosso come la testa di un ragazzino macrocefalo. Non è mancato l'incidente di routine, con Mocchio che ha versato una caraffa di aranciata sul delicato pizzo del vestitino di Maddy, con conseguente omelia di bestemmie beneauguranti.
Quindi, belli come il sole in una giornata di tempesta, siamo partiti in baldanzosa processione. La macchinata più cool comprendeva Broken, me, Nick e Maddy. Dopo qualche minuto, abbiamo dovuto aprire i finestrini per far uscire tutte le cazzate... la nostra carrozza si è comunque presentata nei pressi della chiesa in grande stile: lo stereo a palla e gli Who che cantavano We don't get fooled again, una canzoncina adatta, converrete, allo spirito del momento... sembravamo proprio quelli di C.S.I. Ma con più arroganza.
La chiesa era bellissima, piccola ma ricca di atmosfera. C'era pure un buttafuori travestito da anziano prete che ad un certo punto ha quasi preso per le orecchie Broken e Mocchio, costringendoli a sedere sulle panchette. Broken non ha comunque risparmiato gestacci diretti a me e io ho dovuto pensare a cose tristi tipo il crollo delle banche o la faccia di Calderoli per non scoppiare a ridere sguaiatamente
E qui si è avuto il vero momento splatter: la lettura di una certa parabola che parlava di vigne, contadini e punizioni divine, una parabola di una violenza e di una cattiveria che pareva scaturita dalla mente bacata di Stephen King in persona; mancavano solo i vampiri, le locuste, i tuoni del cielo e gli alieni cattivoni. Il delicato commento di Nick: - Cos'è, una versione dei Black Sabbath?
In chiesa, nel silenzio, l'eco di una sommessa ma costante grattugiata ai gioielli di famiglia faceva da sfondo al momento dell' io Sorry Samanta prendo te Lucky Luke come legittimo sposo e giuro che ti farò soffrire come un cane incatenato finché morte non ci separi se oserai uscire anche solo una sera con quei degenerati dei tuoi amici e guai a te se vorrai invitarli a casa nostra, ho già le carte del divorzio nel bagagliaio dell'auto, piccolo stronzo cosa credi?
Inutile dire che, nascosti nel fondo, non abbiamo fatto altro che ridacchiare come idioti, soprattutto grazie alle fini inflessioni dialettali di chi era ai microfoni ("un messaggio di page").
Bello, il coro. Parevano i fratellini brufolosi e complessati dei cari, vecchi Lùnapop (apro una parentesi Lùnapop: in macchina, con sommo orrore e disgusto, io e Broken Asser abbiamo scoperto che quei due malati mentali di Maddy e Nick trovano Cesare Cremonini altamente chiavabile! Volevo lanciarmi dall'auto in corsa., ma alla fine ho deciso che mi limiterò ad abbandonare presto questo blog per sempre).
Siamo stati i primi ad uscire dalla chiesa, non avendo peccati da confessare e non vedendo una buona ragione per aspettare di assaggiare il corpo di cristo: erano le 11 e ancora non avevamo toccato una goccia d'alcol, una cosa imperdonabile, cazzo. Dovevamo rimediare, ma ecco che gli dèi ci lanciano un segno, a forma di bar, a due passi dalla chiesa: la catastrofe annunciata.
Alle 11.15 eravamo già mezzi sfatti.

Don Cosciotto si è presentato all'uscita degli sposi con il calice alzato e, sempre parlando di macchine, moto e soldi, pareva un mafioso russo. Sono convinta che, se l'avessimo denudato, gli avremmo trovato i tatuaggi come quelli di Viggo Mortensen ne La promessa dell'assassino, ma solo i tatuaggi, purtroppo.
Assetata come una biscia nel deserto, la fantastica macchinata del dottore è stata la prima a partire, dopo aver baciato gli sposi, steso alcune vecchiette a cazzotti direttamente sulla dentiera, perculato i vestiti degli altri invitati e cianghettato i bimbi sul selciato.
All'arrivo nel noto e spocchioso ristorante Villa Cock ( e come se poteva chiamà.... ), dopo neanche una mezz'ora, io Nick e Maddy avevamo lasciato su una panchinella di marmo qualcosa come 15-20 bicchieri vuoti e solo un miracolo ha evitato che io e Nick, presi dai calori alcolici, ci producessimo in un paio di tuffi stile Fosbury nel fontanone.

Guadagnando i nostri posti, con un pò di malcelato disappunto, abbiamo notato come il nostro tavolo, l'11, fosse l'ultimo in fondo, lontano da sposi e parenti. Poi, dopo i brindisi e i cori volgari e le foto porche, abbiamo capito perché questa distanza. Anzi, abbiamo convenuto che ci è andata bene, il nostro amico Luke avrebbe volentieri potuto scegliere di rinunciare alla nostra imbarazzante presenza. Invece non l'ha fatto, che tesoro di uomo...
Qui cominciano le nebbie della vostra inviata Olga: non ricordo più niente di definitivo. Solo la presenza del Mad Doctor, amico fraterno di Broken, e del suo splendido, bellissimo figlioletto. [Ho trovato l'uomo della mia vita: devo solo attendere che compia 18 anni, sennò vado in galera, ma cosa vuoi che sia, 15 anni passano in fretta. Capito, piccolino? Il destino ti attende e ha le mie forme...].
Ricordo solo alcol, fumo, tacchi fastidiosi, le cazzate di chiunque si fosse avvicinato a scambiar due parole (dei Paolotti, anche quelli con famiglia e che rivediamo raramente, non ce n'è uno sano, cribbio), il menu di pesce che faceva abbastanza schifo e le litrate di Brancamenta che ho bevuto, poi il calar della sera, gl'invitati che piano piano se ne andavano, noi che decidiamo di congedarci.
Per fare cosa, direte voi? Ma è ovvio: per recarci da Nick, io, Maddy e George, e finire di strombarci con un cocktail pauroso (1/4 trielina, 1/4 liquido antigelo, 1/4 alcol medicinale e 1/4 coppale, shakerare e guarnire con fogliolina di bietola) e di sigillare la nostra amicizia con il glorioso calumet di Maddy che racchiudeva in sé tutto il sapore della verde natura.
E, non contenti, ci siamo visti Italian Fast Food, un capolavoro anni '80 in cui Sergio Vastano, Enzo Braschi e Carlo Pistarino fanno impallidire quelli dell Actors' Studio.
Alla frase :- Scusi, signorinzia! io sono crollata sul divano, risucchiata in un sogno in cui facevo sesso con Hugh Jackman stesa su una Yamaha, George e Maddy sono sono stati rapiti dagli alieni e sostituiti da 2 androidi (occhio, fateci caso nei prossimi giorni: le differenze sono piccole, ma percettibili).
Dulcis in fundo, io e Nick, come due perfetti sposini nella breve fase pre-corna, abbiamo dormito insieme, nel calore del piumone e nell'oblio delle sinapsi bruciate per sempre.

[Nick, lo confesso: quei lividi che hai sul collo non sono succhiotti. Russavi come una trebbia impazzita guidata da Melandri e mi hai scalciato manco fossi Ronaldinho, ho seriamente cercato di ucciderti. Veramente].

Lunga vita agli sposi e un augurio speciale al mio amico Lucky Luke: auguri, figli maschi o femmine, non importa, basta che siano veramente tuoi!

giovedì 2 ottobre 2008

Il matrimonio perfetto

In seguito a perigliosi appostamenti degni del miglior agente segreto e a rivelazioni estorte a suon di ceffoni e sprangate sulle tette (per le donne) e volgari quanto sfacciate offerte in natura (per gli uomini e per Hugh Jackman), la vostra inviata Olga oggi vi offre uno scoop sensazionale, un documento fotografico che farà impallidire ogni paparazzo presente sul pianeta e che meriterà di sicuro il Premio Pulitzer:
i dettagli del matrimonio dell'anno, quello di Lucky Luke e Sorry Samanta! Pronti?

Il ristorante: per non scontentare nessuno e con un occhio alla linea, gli sposi hanno scelto questo. Apprezzabile il pensiero rivolto agli amici vegetariani e alle amiche perennemente a dieta. Allegria ed euforia assicurate. Anche agli astemi.

Lo sposo affronterà il giorno più importante della sua vita arrivando sulla mitica K.I.T.T. e, date le sue conoscenze altolocate, pare che avrà come chauffeur proprio lui, il fantastico David Hasselhoff!
Il famoso attore (anche protagonista, va ricordato, di uno dei telefilm che ha reso ciechi milioni di adolescenti grazie alla presenza di Pamela Anderson, Baywatch), come regalo personale allo sposo, avrebbe promesso di presentarsi con la cotonatura di capelli che lo rese indimenticabile in quei mitici anni '80.

La sposa, per non sfigurare, ha chiesto consiglio a Paris Hilton, una guru in fatto di glam, e la nostra piccola e discreta ereditiera si è subito premurata di far pervenire a casa della futura moglie di Luke la macchina con la quale si recò, senza dare nell'occhio, alla scuola elementare Elizabeth Taylor, Los Angeles, per il suo primo giorno di scuola.

Entrambi i fidanzatini si sono comunque trovati subito d'accordo sulla scelta delle fedi che potete vedere qui, soprattutto per l'intrinseco e velato simbolismo freudiano che esse veicolano, quello di cacciare qualcosa di duro in un buco, che poi è il senso di ogni unione, no? Ammiratene lo splendore dell'oro massiccio... non si è badato a spese, aggiungerei.

E cosa dire della torta, preparata con fantasia dallo sposo in persona? Un tocco d'ironia per stemperare la zuccherosità del momento, ironia che la sposa non mancherà di apprezzare:

Non dimenticando che per la buona riuscita di una festa di matrimonio è indispensabile un'ottima orchestra e una colonna sonora che sia all'altezza della solennità del momento, i futuri sposi hanno contattato una band talmente famosa da potersi permettere di portarsi come gruppo spalla i Rolling Stones durante i loro tour mondiali: i fantastici More Cowbell!, i virtuosi del campanaccio per vacche. Il leader e fondatore della band, Will Ferrell, ha promesso di esibirsi col suo solito stile, detto "a trippa de fòri". Ecco alcune foto rubate durante le sessions di prova:

Gli ospiti lasceranno la festa con una gioia in più nei cuori e, a segno sempiterno di quel dì di festa e a ricordo indelebile e delicato di quei dolci momenti, porteranno a casa le bomboniere create da un ex programmatore fallito e oggi risorto come artista della controavanguardia pop. Da notare la sensibilità della scelta, che tiene conto delle pressanti esigenze di modernità dell'uomo e della donna. Ditemi, non sono un amore?
Allora, che ve ne pare? Siete ansiosi, come la sottoscritta, di partecipare al matrimonio che farà impallidire per fastosità e stravaganza quello tra Briatore e la Gregoraci? viste le succose anticipazioni, direi che tra 3 giorni tutti noi passeremo alla Storia.
Intanto, la vostra Olga metterà in valigia macchina fotografica e taccuino, pronta per seguire in incognito i nostri sposini in viaggio di nozze. Fonti ufficiose mi hanno rivelato la destinazione: Afghanistan, si mormora.
Mhh, Afghanistan. Mi sembra strano, ma con certa gente come Lucky Luke ho imparato a non stupirmi più di niente.
Comunque, urge una controllatina alle mie fonti e perciò...
alla prossima novità, cari lettori!

(inviato: Olga "Pulitzer" Smorzakandelovna)

...meno 3, 2, 1....


mancano solo 3 giorni al matrimonio dell'anno e mancano solo 3 giorni alla conseguente sbornia collettiva dell'anno
e noi non vediamo l'ora di esserci!!!!
ps: giusto per la cronaca, lei non è così bella e lui non ha tutti quei capelli!!!...




sabato 13 settembre 2008

L'hai fatta bòna!

Dopo aver passato la notte a ruminare la cena e i pensieri ed essermi addormentata alle 6 del mattino, una telefonata mi scuote dal coma e perciò inizio la giornata sacramentando.
E' l'amico desaparecido Lucky Luke...
Lucky Luke si sposa il 5 ottobre e mi annuncia l'addio al celibato, che si svolgerà il 26 settembre.
Il ghigno beffardo e poco promettente non lascerà la mia bocca fino a quella data.
La pupilla a fessura, sto come una coccodrilla a pelo d'acqua mentre punta il prossimo pasto.
L'addio al celibato. Con noi Paolotti. Luke, non ti rendi conto.Un suicidio annunciato.
Mio piccolo, tenero, povero, ignaro Lucky Luke... consegnare così la tua anima nelle nostre mani.
L'hai fatta bòna.