martedì 8 aprile 2008

la cena del Giamario

racconto di una cena di compleanno qualsiasi

la punta era per le ore 8.30 al piazzale del ristorante paesano di S. Stefano di Sessanio e ovviamente la nostra puntualità - che da sempre ci contraddistingue - fa sì che io e Olga arriviamo tranquille, tranquille con circa quei 15 minuti di ritardo accademici mentre tutta l'allegra brigata dell'Armata Squalotti ci attendeva già con le gambe sotto al tavolo e con forchette alla mano...
abbiamo fatto il nostro ingresso trionfale sulla scena e tutti quanti, compresi i presenti estranei all'Armata, sono rimasti a bocca aperta, e non perchè fossero rapiti dal nostro semplice ma alquanto efficace abbigliamento ma piuttosto perchè da quelle boccucce di rosa stavano per uscire epiteti di tutte le lingue e, ringraziando Rocco Siffredi, ci è scappato solo un coro esortativo e un bell'applauso...
tutto questo perchè io e Olga abbiamo avuto la brillante idea di presentarci alla cena del nostro amico Giamario perfettamente adornate non solo dalla nostra indiscutibile bellezza ma anche e soprattutto perchè in testa indossavamo delle parrucche all'ultima moda: Olga aveva quella delle guerriere vichinghe in dolce attesa con tanto di trecce e di monili e io, la Maddy, ne indossavo una in perfetto stile egiziano chic da discomusic
insomma, eravamo così belle ma così belle che il Giamario non ha potuto fare a meno di farci accomodare una alla sua destra e una alla sua sinistra - pena la morte!! - per festeggiare il suo compleanno.
il posto sembrava essere una bettòla dei tempi andati e a contornare la scenetta c'erano una stufa di ghisa che sputava fuoco direttamente sotto l'ascella di Olga e diversi quadri anonimi attaccati alle pareti leggermente unte, ma il vero asso nella manica della bettòla era il cameriere: un omone molto alto e completamente rasato che si limitava a servire i piatti e a piroettare su se stesso battendo le mani, in pratica una foca monaca della quale Darwin si era dimenticato di censire come specie!!..un caso unico al mondo...il cameriere foca, che si chiamava Mario ma il cui vero nome era Stella delle Galapagos!!
ha inizio la cena di compleanno del Giamario tra l'euforia generale perchè l'Armata Squalotti iniziava a sentire i morsi della fame dato che a pranzo solo un panino e del vino rosso moooolto anonimo e di dubbia qualità...
la nostra Stella, ops Mario, ci serve un antipasto misto di salumi e formaggi, egregiamente accompagnati da una zuppa di ceci e orzo, da crostini con olio e un salume del posto e dalle immmancabili verdure miste grigliate
dopo questo antipasto luculliano arriva "la zuppa di lenticchie più buona d'Italia secondo Il Sole 24ore", così l'ha apostrofata il nostro caro Mario anche se a noi sembrava essere una zuppa comunissima e non riscaldata al punto giusto, comunque non ne è rimasta traccia neanche di quella che qualche temerario aveva sapientemente condito con olio piccante al peperoncino...
dopo gli antipasti, arriva il primo: tagliatelle fatte a mano con funghi porcini e misti, uno spettacolo di sapori, anche se io e Olga iniziavamo ad avere lo stomaco pieno e non ce le siamo gustate a pieno come invece hanno fatto tutti i nostri amici lì presenti, che puntualmente hanno spolverato tutti i vassoi
a questo punto una breve pausa sigaretta pena il collasso unanime di noi ancelle e donzelle, e poi vai giù di carne e qui la bettòla ha dato il meglio: agnello, maiale e vacca, tutti rigorosamente alla brace serviti insieme a fette di patate arrosto ed erbe miste e al formaggio fritto, una delizia per i nostri palati assetati di gusto ma non troppo per i nostri stomaci ormai stragonfi all'inverosimile
in ultimo, dolcetti secchi vari misti di biscotti, crostate e ciambelloni assaporati insieme a liquori digestivi misti ma ottimi (da sottolineare la stretta conoscenza che io e Olga abbiamo instaurato con il G.N.P. color verde del quale ignoravamo l'esistenza) quali grappa e genziana, molto amate dai nostri maschietti
dopo aver costretto il personale della bettòla a cacciarci fuori, visto che eravamo solo noi a mezzanotte inoltrata ancora a bere, ci siamo radunati tutti fuori e per digerire abbiamo acceso lo stereo della Giamario-mobile e via a ballare Manu Chao o chiunque fosse nel parcheggio antistante la bettòla
foto di rito, abbracci, baci, long drinks e cotillion e via a bere in un altro noto localino del paese come se niente fosse e poi diretti nelle nostre tane a giocare al gioco dei mimi e simili
una cena spaventosa per la mòle e la quantità ma ottima per la qualità e soprattutto per la nostra Stella delle Galapagos, ops Mario, che ci ha fatto morire dalle risate incosapevolmente e ci ha fatto fare una delle figure di merda più memorabili mai fatte prima...incosapevolmente è ovvio!!

6 commenti:

Olga Smorzakandelovna ha detto...

Ottima cena, ma non sono riuscita a mangiare le fantastiche tagliatelle e i dolci. Ho preferito sacrificare la dieta solida in nome di quella liquida, molto appagante.
Ragazzi, un'esperienza da rifare sicuramente.
Intanto, parte la caccia a nuove, strabilianti parrucche, no, Maddy?
E direi che ci facciamo comprare le mutandine da Lenny, ho notato che ha un gusto pazzesco...

giamario della savana ha detto...

un piccolo appunto cara maddy:

non c'è nessuna citazione sui "liquidi" ingurgitati dai presenti che, per la cronaca, ho offerto con totale dedizione!!!!

Nick Tyzzo ha detto...

Grazie Giamario per i liquidi, spero non ti abbiano addebitato pure il GNP festosamente inculato.
Grande cena anche se ne serbo un ricordo non sempre chiarissimo... l'aperitivo iniziato subito dopo pranzo non è stato molto d'aiuto.
Evidentemente a Santo Stefano non abbiamo lasciato solo pura devastazione, ma anche qualche inutile neurone.

Maddy Joint ha detto...

...ma secondo voi...quel figlio'n'trocchia di Strònzolo era presente sabato sera??....
...no, visti i danni combinati in casa Paolotti...mi viene il dubbio, tra l'altro lecito...

Olga Smorzakandelovna ha detto...

Strònzolo è intervenuto scambiando le chiavi dell'appartamento nostro con quelle di Lenny e compagnia bella. Ho fatto un casino per aprire la porta, vi ho svegliati, te e George, non ricordi? solo Nick non ha sentito nulla, il suo russare copriva ogni rumore. Pareva 'na trebbia quando se batte el grà!

Anonimo ha detto...
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