martedì 19 febbraio 2008

Il weekend salutista


Dopo vari rinvii, impegni, imprevisti, ci siamo finalmente decisi: un bel fine settimana rilassante, salutista, all'insegna della depurazione fisica e psichica.


Le opzioni erano varie e tutte allettanti: fanghi in una stazione termale della bassa padana, spa immersa nelle colline del Chianti, esotico hammam, riflessologia plantare, un convegno sulle doppie punte... Ma la scelta è caduta su un salutare weekend a Bologna, al centro, ospiti del caro amico e compagno di meditazione yoga Amario Cocchia.


Nessuno di noi discepoli della Suprema Armonia poteva immaginare, l'orrenda sorpresa che ci attendeva.


Amario Cocchia era diverso, lo sguardo obliquo, penetrante, il ghigno stranamente sagace. Il temibile Giamario della Savana si era insinuato nella sua anima pura e l'aveva eternamente lordata.


George, Maddy, Olga, Nick, Cicci, Broken Asser e Là sono state le vittime dell'orrendo satiro. Il sottoscritto, accompagnato da Olga, ha raggiunto i malcapitati il sabato. La mutazione negli altri era già in corso e costretti a trangugiare bianchini fin dal primo pomeriggio, siamo entrati ben presto anche noi nello spirito della tana del Giamario.


Verso le 19 siamo riusciti a fuggire dalle perverse cure della belva. Io e Olga ci siamo rifugiati nella tisaneria tibetana "Alto Sasso" e abbiamo cercato di salvare le nostre anime ordinando latte di farfalla e decotto di anacardi in fiore. Purtroppo l'onda malvagia aveva raggiunto anche la fanciulla al bancone e fummo costretti a bere Ribolla Gialla nutrendoci di tartine piccanti debitamente farcite.

Dopo poco ha fatto il suo ingresso anche il temibile Giamario.

Tenendo al guinzaglio il resto della compagnia della Suprema Armonia che si era nascosta in un bazar andino, si avvicina baldanzoso e continua la sua impresa: l'aperitivo!


A seguire è avvenuto il rito della cena sacrificale: due pentole con dentro mezzo adriatico. Ormai la fuga non era più possibile, lo spirito del Giamario ci aveva contagiato e allora perché non divorare Paella e Polipo con patate? E perché non affogare in ciò che rimaneva della vendemmia 2006?!


Sazi, ma ancora leggermente assetati, abbiamo cercato di placare l'arsura con rum e vodka. Un toccasana! Dopotutto nella tana del Giamario si era alzato il volume della musica e le note trascinavano noi poveri sventurati in turbinanti balli ancestrali. Le membra hanno pur bisogno di un sostegno.


Ad un'ora imprecisata della notte, siamo stati condotti per le intricate strade di Bologna fino ad un oscuro luogo di incontro (grazie o oracolo satellitare!). Un pittoresco ghetto alcoolico dove abbiamo fatto molta fatica ad integrarci.

Lì è avvenuto il sortilegio: il Giamario della Savana ha preso a nutrirsi dei nostri ricordi, lasciandoci solamente false impressioni sparse. Sicuramente in quel luogo peccaminoso ci siamo messi al riparo per meditare o al massimo per ritrovare l'armonia con il Tai Chi Chuan, invece quello che ci ha lasciato nella memoria la bestia è solamente una serie di nefandezze estranee al nostro abituale modo di fare, come: mescolare alcoolici di dubbia origine, ballare sulle note di "Non voglio mica la luna", lanciarsi sul primo palco che capita e dimenarsi come una Beyonce qualsiasi.


Il ritorno alla tana è stato piuttosto nebuloso e non è venuto granché bene nemmeno il Maphio alla disperata ricerca di sottomettere il satiro.


Dopo un sonno ristoratore, Amario Cocchia si è inforcato gli occhiali e sembrava tornato il gentile discepolo che eravamo abituati ad apprezzare. Piacevoli conversazioni, stucchevoli convenevoli, tortellini in brodo e acqua minerale fino al tragico epilogo. La furia malata del Giamario si riaccende contro l'ala di pollo vittima dell'allesso. Da quel momento, le tenebre.


E in preda a visioni mistiche la Cicci sentenzia "Si può rifare un paio di volte all'anno. Tipo ogni 2 semestri!". Appunto, le tenebre!


12 commenti:

amario cocchia ha detto...

mi raccomando, state in silenzio. il giamario della savana sta dormendo dopo essersi divorato una miriade di ali inerte di gallina ... ho solo pochi minuti prima che ritorni in se e mi condanni alle tenebre eterne ...

sono il vostro mario cocchia, mi credete??? sono quello che cantava con voi a squarciagola "Mancio è uno di noi" nella cantinetta; sabato scorso verso le 22.35 il rito si è ripetuto inneggiando al grande alex del piero ... non poteva essere il giamario ... sappiamo tutti che non ne capisce un cazzo di calcio ... vi imploro di aiutarmi; da giovedì sera sarò nelle campagne marchigiane; il giamario ha di nuovo bisogno di nutrirsi di carne fresca; dovete trovare una vittima sacrificale che abbia la mia stessa tenera età e che sia un amante dell'amaro con i labbri. lui si imposserà del malcapitato ed io sarò salvo. Aiutateme ...

il vostro amario cocchia

Olga Smorzakandelovna ha detto...

Tranqui, Amario. Abbiamo da tempo individuato la vittima, l'agnello sacrificale. Lo doniamo volentieri al Giamario, non sai quanto ci sta sul ca**o! Mancio è uno come noi, Alex pure, ma Big Head no.
A presto!

Olga Smorzakandelovna ha detto...

Nick, mi sorge un dubbio...me l'hai spenta tu la siga sull'occhio?

Nick Tyzzo ha detto...

@Olga

Ebbene sì. Durante il sonno non ho resistito e non solo ti ho spento la siga nell'occhio, ma ti ho anche usato come scala per raggiungere un tomo nella libreria, come mestolo per girare il brodo e come carburatore per l'auto del Giamario... è stato più forte di me!
In verità non ricordo, so solo che stavamo nell'elegante dancefloor quando mi hai comunicato dell'ustionante incidente. Nel caso fossi stato io il colpevole me ne duolgo, dichiaro la semi infermità mentale e esigo una bibbia da scarabocchiare in cella.

Nick Tyzzo ha detto...

@Amario

Big Head è condannato da tempo e ora sappiamo anche la data del sacrificio. Preferisci che gli 'fiaramo quei quattro peli che c'ha sulla testa o lo lasciamo selvaggio come Conan il Barbaro?

Olga Smorzakandelovna ha detto...

Affiaramolo, senza pietade.

giamario della savana ha detto...

si fanno i conti senza l'oste ... chi è colui che si fa chiamare col nome di Big Head??? devo risolvere anche questo difficile enigma; ma sappiate che io mi impadronisco solo di corpi scultorei come olga ha diligentemente evidenziato nel suo documentario (vedi panza di Farrel)...

cmq il dado è tratto: sono pronto a plasmare nuove menti; quella di cocchia è ormai bella andata a forza di beveroni e pillole di stampo matrix-esco ...

la mia firma sulle vittime è impressa con l'incessante formicolio dei mostriciattoli diffusi dalla mia logorroicus coinquilins strafattus ... se nè siete affetti, sarà l'inizio della fine ...

Olga Smorzakandelovna ha detto...

è quel testone che già conosci da un bel pò, il potatore di ulivi assassino, l'unico a possedere un'audi 80 modello magnaccia senza essere un albanese o un vecchio spacciatore in pensione, l'unico che in casa possiede l'intera collezione di film di Bombolo..poraccio.

giamario della savana ha detto...

lo immaginavo ... vada per la potatura degli ulivi, vada per l'audi sgangherata ma la collezione dei film di Bombolo noooo!!!

mi sa che rimango nella carcassa di amario cocchia...

Maddy Joint ha detto...

vorrei solo appuntare che il GIAMARIO DELLA SAVANA potrebbe essere chiunque di noi, perchè come sappiamo si impossessa di tutti, proprio come ci è successo sabato scorso...
...attenti al culo quindi!!!...non si sa mai...
concordo con la Olga sul fatto di sacrificare Big Head e darlo in pasto al Giamario, così almeno ce lo leviamo di torno una volta per tutte...

@Cicci

concordo sul fatto del weekend salutista da effettuarsi almeno 1 volta ogni 2 semestri, sotto stretto controllo del Dottor Morte e del Giamario

Nick Tyzzo ha detto...

A proposito... ma quel maledetto di Big Head lurka e non commenta o proprio non ce viene mai da 'ste parti?
E Piera?

Olga Smorzakandelovna ha detto...

Piera lurka a ppalla, secondo me, ma non si espone con un commento.
Nick, ma secondo te, Big Head si abbassa a leggere le nostre perle? uno dei motivi che l'hanno condannato a finire sbranato dal Giamario è proprio quel suo snobismo del cacchio. Non ci si fila proprio.
Maledetto...