lunedì 31 dicembre 2007
Saluti
Con mestizia saluto tutti i miei compagni di merende e relative sbronze che se ne stanno lassù, a Trieste, da Naomi Pacciani. Sigh...non poter essere lassù con loro, maledetto virus!
Un bacione e un abbraccio a: Nick, Naomi, Verro, Big Head, George e Maddy.
E a Evil, nel paese del porco e del burro.
Quando torneranno, urge mega riunione per dare un inizio vero a questo 2008.
Frizzi, lazzi e cotillons!
E soprattutto cuori e bicchieri colmi!
Olga, the survivor.
mercoledì 26 dicembre 2007
Normale
Noi non trascuriamo la cultura, e soprattutto non ci tiriamo indietro di fronte a certi film scomodi.
Come nel caso dell'ultimo film di Cronenberg, Eastern Promises. Un film duro, impegnato, scene forti e tematiche drammaticamente attuali: prostituzione di minorenni, donne ridotte in schiavitù, droga, strazianti vendette, la potente e misteriosa mafia russa, la follia di chi detiene ruoli di potere.
E di solito, forti delle nostre qualità critiche, non esitiamo ad intavolare feroci dibattiti..
(a casa di Parma Letale)
Maddy: - Abbiamo visto il film con Viggo Mortensen!
Naomi Pacciani: - Com'era?
Olga: - Bello! Finalmente 4 minuti buoni di nudo integrale maschile in un film non porno!
Parma Letale: - Come ce l'ha Viggo?
Olga: - Beh, non si capisce molto, le scene sono in movimento..mi pare ce l'abbia normale. Ce l'aveva sempre a riposo.
Nick: - E certo, normale! Solo che attaccato al cazzo c'è Viggo Mortensen, scusate se è poco!
In coro: - Vero!
Olga:- Un cazzo con Viggo tutt'intorno non è proprio normale... E Cassel c'ha due spalle, peccato che non si veda mai nudo.
Visto? Eppoi ci definiscono gente da trivio, sensibili solo alle scorregge e ai film di Bombolo...
martedì 25 dicembre 2007
venerdì 21 dicembre 2007
Biografie/1: Nick, una vita buttata
Nick nasce in una calda ed afosa giornata del gennaio 1977, rendendo di colpo l’Acquario il segno più cool dello zodiaco. In seguito ne nacque una moda: molte tuttora sono le fanciulle disposte a vendere un rene pur di farsi impregnare intorno a maggio…
Al momento della nascita, i genitori di Nick sono fuori a cena e quindi non si accorgono di nulla. Al loro rientro, scorgono il piccolo batuffolo che cerca di strangolare Rummenigge, il soriano di casa.
Rassegnati all’idea di un bimbo da allevare al posto della tenera orca assassina agognata da Mamma Tyzzo, i due cercano di crescere il virgulto secondo le più moderne teorie di psicopedagogia dell’esimio dottor Mengele.
La prima parola del piccolo fu albero a camme, seguita da sesquipedale e da una quartina a caso di Nostradamus recitata al contrario.
Nick manifesta in breve un’allergia al latte, preferendogli da subito fettone di pane con acqua, zucchero e vino. E durante la dentizione, trova sollievo ciucciando teneri tocchetti di ciauscolo affumicato.
A scuola emerge rapidamente come piccolo genio, soprattutto grazie alla sua precoce capacità di abbinare al volo il colore dei calzini alle svariate cartelle da collezione (va ricordata la mitica Hello Kitty dell’84, motivo d’invidia per le scolarette e per il maestro di religione).
Nel periodo delle medie, un venerdì di marzo, al piccolo scendono improvvisamente le palle.
Lascia quindi da parte le Micromachines e la sedia elettrica fatta di mattoncini Lego per esplorare lo stuzzicante mondo della masturbazione.
Quest’attività manuale, unita alla sempre più crescente passione per l’hula hoop, portano il nostro a passare interi pomeriggi chiuso nella cameretta, a cercare un punto di unione tra questi 2 hobbies.
Un pomeriggio viene ricoverato per lussazione dell’anca e infiammazione genitale. L’essersi incastrato i genitali nel cerchio di plastica lo porta accidentalmente all’allungamento spropositato del pene. E in ospedale la prima cotta: un inserviente dall’apparente aspetto di un boscaiolo rapisce il cuore del cucciolo Nick. Il piccolo cerca di convincerlo ad andare con lui nel Fantabosco, ma l’inserviente non abbocca.
Al nostro Nick si apre tutto un mondo, anche se a malincuore dovrà lasciare la sua fidanzatina Chiaretta, una biondina dolce e slavata che Nick scoprirà, molti anni dopo, essere diventata Thorvald, spogliarellista transessuale in infimi localacci.
Nick fa il suo ingresso al Liceo linguistico suscitando una lunga scia di ammirazione grazie ai suoi boccoli alla Joey Tempest e al suo fisico snello come un’anguria, dalla muscolatura liquida come una burrata.
Grazie all’impegno costante e alla forza di volontà di un Hitler, egli porta il suo fisico ad un drastico cambiamento: chili e capelli persi nel giro di un quadrimestre.
Intanto, molteplici sono i segni di una mente che si fa sempre più poliedrica ed eclettica. Prima di tutti, l’impegno in politica: sferzanti ed originali osservazioni sulla politica italiana, profonde ed acute elucubrazioni come quella volta che, sprezzante e fiero, scrisse sulla Smemoranda: W il Comunismo.
Poi, la letteratura…sedotto dal romanticismo tedesco e dal pessimismo cosmico, il nostro si mostra sempre più in atteggiamenti snobistici e volutamente sofferenti, entrando in classe con fare malinconico e buttandosi sulla sedia sfinito, blasé, maledetto come Blake, efebico come Rimbaud, pallido come Coleridge, strafatto di canne e assenzio come Baudelaire e pelato come Verlaine.
A questo atteggiamento languido da giovane comunista reso cinico dalla vita, contrappone un’energia musicale che lo porta a lunghe sessions con la chitarra elettrica e la clavietta delle medie. Stanco di rifare per l’ennesima volta la sigla del Mulino Bianco con il flauto di plastica verde, si accorge ben presto che, sì, le note sono solo 7, ma quante combinazioni possono avere!.
Se ne convince soprattutto ascoltando un delicato gruppetto di ragazzetti imberbi, dalle voci angeliche e dalle melodie eteree: i Sepultura.
A sua volta, perciò, il nostro giovane Nick mette su un gruppo, gli Arrigo Sacchi &The Ciccingommas, un misto tra Korn, Rick Astley e Shanya Twain. L’esperienza dura poco, e ancor oggi Nick si chiede perché.
Nel frattempo, svogliatamente, s’iscrive all’università, ma la noia e lo spleen lo portano a diventare una pecora nera destinata a sconvolgere l’establishment universitario. Come quella volta che andò a sostenere l’esame di letteratura italiana su un’Ape Piaggio tappezzata di foto di Mughini, declamando versi di Jacopone da Todi col megafono e facendo il suo ingresso in aula magna vestito da Tenerone.
Avendo capito presto i limiti dell’università, il nostro, dopo aver schivato il servizio militare per eccessiva lunghezza d’uccello, si orienta verso un mondo fatto di calore, di fisicità, di scambi emotivi, alla costante ricerca di contatto umano: diventa programmatore informatico.
E il destino avrebbe riservato per lui un futuro di gloria e di luce, se non fosse stato per una catena di tragici eventi che lo portarono ad infognarsi in mezzo ad una squallida ed amorale compagnia di ceffi, gente abbrutita e senza ritegno che il nostro povero Nick ancora oggi si ostina a frequentare.
(Dopo Nick, toccherà a Maddy...)
Olga, la biografa dei divi
lunedì 17 dicembre 2007
La Verità quella Vera
Ovviamente non è stato facile: pranzo da paura e vino rosso, e 20 chili di panettone bello pastoso per affrontare meglio Amadeus, il suo nasone parabolico, gli occhiettini stretti come buchi di culo, la testina grossa come una tazzina da caffè.
Io, Nick, Amario Cocchia, Maddy, i grandi protagonisti della profonda elucubrazione mentale, mentre la platea (Evil, George, la Donna, il Verro), rapita dai nostri voli pindarici, non profferiva verbo.
Ascoltateci, voi preti e padri di Chiesa! E anche voi, ch'appartenete ad altri credo (credi? credoes?credos? boh...), abbiam da spargere la novella!
Non è avanti Cristo e dopo Cristo, no.
Bensì avanti Kiss e dopo Kiss...l'anno 1 ovviamente è stabilito dalla pubblicazione del primo album (nel cosiddetto 1974).
Quindi, ragazzi, ascoltate e diffondete!
E buon 34 a tutti!
giovedì 13 dicembre 2007
addio cara TORPEDO BLU...
un velo di tristezza e commozione appariva sul mio volto per quella che era stata la mia compagna di scorribande da ben 7 lunghi ed indimenticabili anni, una compagna fidata che m'aveva sempre salvata dai ritardi, che m'aveva protetta dal freddo e dalla pioggia, che m'aspettava paziente tutti i giorni all'uscita dal lavoro...come si fa a dimenticare un'amica fidata come te??...una perdita enorme che è difficile da descrivere a parole...
la mia piccola TORPEDO BLU non era una semplice macchina ma qualcosa di più, aveva un'anima e un cuore che batteva su quei pistoni che ti ho cambiato appena 2 anni fa, ogni tanto borbottavi all'accensione ma io, premurosa come poche, ti portavo dal nostro fidato meccanico che somministrandoti aria nella ruote ed olii vari nei freni ti faceva tornare in qualche giorno sana e nuova come prima, l'unico neo che avevi, poverina, era un piccolissimo problemino con l'aria calda che non voleva saperne di scaldarsi se non trascorse varie ore, facendo rischiare a me ed ai miei amici l'assideramento totale, ma questo non era nulla in confronto all'affetto e alla stima che ci legava...
cara TORPEDO BLU, spero che tu possa trovare conforto in queste parole dettate dal mio cuore e nella speranza di poterci rincontrare e condividere così nuove avventure, ti lascio al tuo meritato riposo dopo anni di rally vari nelle strade percorse insieme..
...addio...
lunedì 10 dicembre 2007
conigliata in famiglia
domenica 9 dicembre non è stata una domenica qualsiasi perché normalmente la famiglia di MJ non va a pranzo fuori con la famiglia di George, e normalmente la famiglia di MJ non porta regali alla famiglia di George, e normalmente la famiglia di MJ se ne sta a casa propria a pranzare in allegria...di solito senza la famiglia di George...
vi starete chiedendo: "Ma cos'è successo domenica 9 dicembre?"...
...(!!!!)...mahh....(!!!!)...
...domenica 9 dicembre le famiglie di MJ e George si sono incontrate per la prima volta e sono andate a pranzo fuori a banchettare allegramente tutti insieme...
la decisione è stata presa dai piccioncini della savana urbana in vista della loro prossima convivenza stile "2 cuori e 1 capanna" e quindi quale occasione migliore di farli conoscere (i genitori) allestendo un pranzetto degno di un banchetto reale del XIII° secolo??!!
location: un ristorante piazzato all'interno di una piccola quanto carinissima pineta (da ben 2 anni inserito nella guida "Osterie d'Italia" a circa 20 minuti di strada dalla savana urbana)
commensali: MJ e George, genitori di MJ e fratello minore (tal Johnny), mamma di George, sorella di George con al seguito marito e i 2 figlioletti nonché nipoti di George = totale 10 persone
menù: ciabattoni al pepe - con sugo di piccione ripieno - una delizia per il palato; tagliatelline di farro ai funghi misti di bosco - appositamente raccolti lungo le pendici del monte adiacente la pineta dal cuoco in persona; tagliata di angus cottura media - e qui MJ non si esprime perché non mangia carne di colore rosso all'interno ma sottolinea come sia sparita da sopra il tavolo nel giro di un quarto d'ora; stinco di maiale al forno - tanto tenero che si tagliava con un grissino al rosmarino; contorni di verdure gratinate al forno, verdure cotte e una verdura che cresce spontanea sulle pendici del monte adiacente la pineta di cui la sottoscritta non ricorda il nome; dolci: crema abbrustolita con filamenti di crem caramel e mousse di zabaione e cioccolato fuso. il tutto bagnato con del rosso piceno sfuso che era un nettare degli dei vero e proprio.
il pranzo è stato ottimo e tutti i commensali hanno gradito ed elargito commenti positivi in onore del cuoco che alle 14,00 già riposava nella stanza al piano di sopra vista la preparazione del luculliano pranzetto di famiglia.
dopo aver preso anche un caffè caldo e un'ottima grappa barricata di uve locali, l'allegra brigata capitanata da Peppe - il babbo di MJ - già avvolto nei fumi dell'alcool, si è diretta presso la piccola capanna adiacente la savana urbana che presto diverrà la dimora dei 2 piccioncini per farla visionare alla sorella di George ed alla sua prole che ancora non avevano ammirato e rimirato il piccolo capolavoro colmo d'amore...
la serata si conclude con l'abbandono della capanna da parte di tutti i partecipanti alla conigliata in famiglia e il ritorno presso le proprie casette di appartenenza sotto una giuliva pioggerella invernale che non ne voleva sapere di farla finita...
tutto è andato bene, tutti sono rimasti soddisfatti dall'aver ingurgitato l'ottimo banchetto e Maddy e George si sono guardati, si sono sorrisi, si sono abbracciati e poi all'unisono hanno esclamato "...è fatta!!!...la conigliata è andata!!!..." ed hanno sigillato il tutto con un lungo bacio appassionato contornato dalle lingue infuocate dei due...
Maddy insegna: quando vi apprestate ad andare a vivere insieme al/alla vostro/a fidanzato/a ricordatevi che i vostri genitori sarebbero contenti di conoscere la famiglia dell'altro/a prima che ci scappi una allegra convivenza o magari una gravidanza inattesa; sarebbe di cattivo gusto far incontrare le vostre famiglie in ospedale alla nascita del bebè...quindi, a voi che siete amanti del buon gusto e del vivere bene, Maddy consiglia di organizzare un bel pranzetto oppure una merenda-cena con il solo accorgimento di prestare attenzione che non manchi mai del buon vino sulla tavola, in modo che ai vostri genitori dopo il secondo bicchiere già sembrerà di conoscersi da sempre ed inizieranno ad abbracciarsi calorosamente l'un l'altro...occhio a non farli copulare insieme, sarebbe uno spettacolo alquanto imbarazzante e di cattivo gusto...ma per il vino nessuna remora, imparate a bere bene e ad amare la buona convivialità e vivrete per sempre ebbri di felicità e gioia!!
martedì 4 dicembre 2007
united colors of bathroom
il primo tentativo andò molto bene perchè esteticamente trovarono diversi bagni che corrispondevano ai loro gusti ma economicamente erano fuori portata perchè eccessivamente troooppo cari...avrebbero dovuto tirare avanti con le marchette di George e i soldi per il mutuo non sarebbero mai bastati. niente da fare.
il secondo tenatativo si è rivelato essere quello giusto perchè i nostri 2 piccioncini hanno trovato non solo il bagno dei loro sogni ma il prezzo era relativamente giusto nel senso che era abbordabile e così hanno deciso per l'acquisto.
la cosa positiva di tutto il peregrinare alla ricerca del bagno ottimale è stata la scelta dei colori: e qui MJ e George si sono sbizzarriti alla grande!!!
dopo aver consultato tutta la gamma di colori disponibili per il modello prescelto sono giunti alla conclusione unanime che per un bagno che avesse già le piastrelle di tutte le gradazioni del verde (dal verde chiaro chiaro a quello scuro scuro) il colore ottimale non poteva che essere il laccato prugna.
quando hanno comunicato la decisione presa il commesso ha esultato lodandoli di complimenti per il loro gusto raffinato e giovanile e i 2 piccioncini erano così felici che stavano quasi per mettersi a tubare, neanche fossero stati sul rametto di casa loro...
alla fine il bagno è stato acquistato tra l'euforia generale dei presenti e Maddy e George se ne sono tornati alla capanna svolazzando allegri, neanche fosse stato sabato sera all'ora dell'aperitivo...
Maddy insegna: quando scegliete i complementi per il vostro bagno, non sottovalutate MAI l'importanza dei colori che vanno accostati non soltanto a seconda dei propri gusti personali ma anche secondo un rigore logico di estetica, quindi evitate i colori e gli accostamenti normalmente definiti "un cazzotto in un occhio", ne va non solo del vostro bagno ma anche del vostro umore perchè lavarsi la faccia tutte le sante mattine in un bagno dai colori rosa fluo, giallo limone e verde bosco risveglia la voglia di ammazzare la prima persona che si incontra, magari il vostro fidanzato e non è una cosa bella. prestate quindi attenzione alla scelta dei colori e tutto il mondo ve ne sarà riconoscente.
bagno = fratellanza
V for Vendetta
Per Nick.
Ti avverto, tu m'hai provocato, ora me te magno.
Come mai quando scrivi 'horse face' su Google images vien fuori questa tipa qua?
Questo musetto armonioso appartiene alla donna eletta 'the unsexiest woman of the year'!
Bella foto, peccato non poter sentire il nitrito...Nhihihihi!
Così impari a parlare di cesso danese.
E qua sotto.. mi risparmio, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.
(Il tipo a destra nella foto starà pensando: - mmhh, bella figa!)
lunedì 3 dicembre 2007
Un po' Stachanov, un po' Sisifo
Pòro cocco
Post post
Presto, con tutta calma, farò una capatina, ma ho bisogno di tempo... per scrivere a quintali come fa Maddy, mi servirebbe una giornata intera di ferie!
Intanto:
Nick: batti un colpo, se ci sei. Oppure batti e basta.
Maddy: non usate la scusa del materasso per prendervi del tempo, tu e George.
Vogliamo mangiare! Stiamo aspettando col tovagliolo legato al collo e tra poco iniziamo a sbattere le forchette sul portone di casa vostra!
Animo, gente!
l'arte del materasso e del vivere felici
non sapevamo più come uscirne fuori quando quella donnina astuta della mia zietta ci ha consigliato calorosamente di andare a trovare un fabbricante di materassi della zona per poterci meglio schiarire le idee confuse.
io e George non chiedevamo altro: qualcuno che ne sapesse più di noi era proprio quello che ci voleva.
arriviamo in questa piccola fabbrica a circa una ventina di km dalla nostra savana urbana e ci imbattiamo in uno strano e buffo ometto: piccolo ma ben tornito, con gli occhiali spessi 2 cm, qualche granello di sana forfora qua e la e con uno spiccato accento caratteristico della zona.
l'ometto in questione ci inizia subito a parlare dei vari materiali usati nella fabbricazione dei materassi, dei pregi dell'uno e dei difetti dell'altro, della resistenza, della durata nel tempo e così via per quasi un quarto d'ora senza prendere fiato..
io e George ascoltavamo rapiti - soprattutto durante la spiegazione della tosatura delle pecore e del conseguente lavaggio della lana grezza - e finita la spiegazione avevamo ancora le idee poco chiare, sì insomma non sapevamo cosa scegliere..
il piccolo ometto, nel frattempo distratto a dare delucidazioni ad altri potenziali acquirenti, torna da noi - questa volta senza fiato! - e ci chiede cosa vogliamo fare; io e George ci guardiamo un attimo e comprendendoci a vicenda optiamo per il materasso all'ultimo grido: uno strato di ben 16 cm di poliuretano rivestito di una piccola imbottitura molto leggera il tutto rivestito ancora con una copertina di lana merino.
l'ometto si compiace della nostra ottima scelta e ci appartiamo tutti e tre nel suo modesto ufficio pieno zeppo di scartoffie e lana per definire i particolari dell'acquisto: il prezzo e la consegna.
ora, questo materasso ci è costato quasi tutta la paga mensile della sottoscritta e direi che non è poco ma - c'è sempre un ma.. - è stata una spesa ben fatta perchè un materasso del genere dura nel tempo (l'omino dice che per 20 anni non farà una piega!...se lo dice lui..)
Maddy insegna: quando volete acquistare un buon materasso accertatevi prima della qualità dei materiali e poi - se ne avete la possibilità - cercate di testarlo, magari sedendovi oppure molleggiando un po', soprattutto in vista delle folli notti di sesso sfrenato che avrete il piacere di trascorrervi.
e ricordate: la lana merino tiene caldo d'inverno e fresco d'estate.
a questo punto siete pronti per comprarvi un bel materasso e vivere felici per almeno 20 anni, trascorsi 20 anni bisognerà acquistarne uno nuovo ma non sarà nulla in confronto alla gioia e al piacere di riposare bene. ...e anche di trombare nel modo adeguato con un materasso adeguato...
da bibigno e gnigni: garanzia di qualità
la serata inizia con l'apertura di un'ottimo Montepulciano d'Abruzzo che ahimè si è rilevato essere insufficente alle arsure collettive e si è proceduto con l'apertura di un altro ottimo vino, un Chianti invecchiato di 9 anni e qui le arsure si sono placate e preparate alla degustazione della cena deliziosa
dopo esserci accomodati ecco arrivare Gnigni con una pirofola fumante nella quale erano magicamente adagiate delle crespelle finissime ripiene di pancetta e funghi con cosparso sopra uno strato di formaggi fusi e buonissimi; risultato finale: la compagnia ha reclamato e finito in un batter d'occhio anche la pirofila numero 2 - astutamente preparata per le nostre boccucce di rosa.
dopo il primo superlativo, la Gnigni inizia a cuocere nel forno delle piccole e tenerissime costine di agnello opportunamente insaporite con salvia e rosmarino per la gioia dei nostri palati mentre il Bibigno in contemporanea si accingeva ad aprire un'ulteriore bottiglia di Montepulciano d'Abruzzo data l'arsura derivata dalla pancetta.
dopo l'agnello ecco Gnigni mettersi ai fornelli per scottare quel tanto che basta la tenera tagliata di manzo e condirla sapientemente con olio e aceto balsamico e cospargerla di rucola, pomodorini e scaglie di parmigiano e qui i nostri palati esultavano e facevano la ola tutti insieme.
non finisce qui e d'altronde da una perfetta golosona qual'è Gnigni non poteva mancare il dolce: un tortino al cioccolato e tiramisù con tanto di panna montata sopra. una cosa pazzesca!! la morbidezza del tortino e il calore del ripieno interno ci hanno fatto sciogliere tutti quanti e per un attimo volevamo abbracciarci e piangere insieme, tanta era la bontà..di quella che scalda il cuore.
dopo questa cenetta ad arte Bibigno tira fuori dal cilindro una collezione assortita di bottiglie contenenti limoncello di sorrento (l'originale), grappa friulana (originale anche questa) e una bottiglia di porto arrivata direttamente da Lisbona (originalissima!) e il gruppetto ha dato via alla digestione della cenetta accompagnando il tutto con un'altro digestivo appositamente creato dalle sapienti mani del vecchio Barbajiàn...
giudizio finale: Bibigno e Gnigni laureati a pieni voti non soltanto per la scelta del menù e per l'ottima riuscita della cena ma anche per l'ospitalità cordiale e sincera che da sempre li contraddistingue.
giudizio finale 2: il gruppetto dopo aver digerito per benino la cena spettacolare ha lasciato l'abitazione dei B&B alla modesta ora delle 2 di mattina, d'altronde per una cena in grande stile ci vuole uno stile grandioso per andarsene..
come diceva la Olga: più mangiamo e più diventiamo geniali. non posso che concordare in pieno.
alla prossima cena...