Stamattina ho dato una mano a Big Head nel suo lavoro, a zonzo tra le dolci colline dell'entroterra più rustico d'italia. Tanta fatica, ma alla fine mi sono concessa un premio: un panino alla mortazza lungo quanto un braccio. Inutile dire che per smaltirlo mi son fatta 8 km di corsa e marcia veloce.
Tutto ok, ma non sono sicura di aver smaltito quelle piccole particelle bianche ...
martedì 9 ottobre 2007
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3 commenti:
cara olga, non devi preoccuparti...la mortazza è sempre cosa buona e giusta e quelle piccole particelle bianche verranno gradualmente assimilate dal tuo intestino salvo vomito istantaneo - che non credo sia il nostro caso - quindi tranquilla che se fa i rinfacci è andata tutta in vena!!
W LA MORTADELLA!!!
Ah! La mortazza! è una vita che le mie fauci madreperlate non squagliano quel cibo divino... ottochilometri di jogging vanno bene, io lastricherei ottochilometri di bestemmie... qui si lavora fino a tardi e tornato nel loft ho solo voglia di spadellare e masticare, dovrei ricominciare a battere, venite? Solo roba seria, eh? Da Gabriel Garco in su...
Caro Nick, ogni grassello una bestemmia, ogni chilometro una maledizione.
Che dici, il paradiso mi attende? E chissenefrega, tanto i Gabriel Garko sicuramente andranno all'inferno e io intendo seguirli, ci scappasse qualcosa...
Cara Maddy, nelle vene non ho più sangue, ma strutto.
Quando vorrai friggere le castagnole, chiamami.
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