(Riassunto delle puntate precedenti: eh no, se v'interessa leggetevi le puntate precedenti, mica posso fare tutto io, cristo)
Il bel Chiavaliere era solo in casa e stava fumando un Cohiba sul balconcino, rimirando il cielo sopra di sé. Aveva concesso un weekend di libertà al fido Evil per il suo annuale impegno nei campionati mondiali di Polka e Mazurca. Erano giorni che in casa non si sentiva altro che il loop del Cha cha cha della segretaria, Broken aveva ormai un diavolo per capello (finto), perciò si era sentito rinascere quando Evil, valigia in mano, quella mattina lo aveva salutato con un inchino alla porta.
Finalmente libero di ponderare, Broken Asser Wayne osservava l’ammassarsi delle nuvole; vi vedeva una minaccia: il radunarsi delle forze ostili, capeggiate dal sordido The Cocker, come nere nuvole umane cariche di brutti propositi, non ultimo la rivelazione della verità. E lui non poteva permetterlo. In quei giorni, travestito da battona brasiliana, Broken era riuscito ad infiltrarsi nelle bettolacce dove soleva riunirsi la tragica umanità della città. Aveva così sentito voci riguardo ad una misteriosa adunata di disgraziati al soldo di un losco quanto schiodato figuro truccato da pagliaccio.
Era The Cocker, non c’erano dubbi. Cosa aveva in mente? Chi aveva assoldato, tra la feccia umana? Aveva capito che il più debole e psicolabile tra tutti, Due Facce da C…, ormai era in mano sua. Chissà come l’aveva conquistato: la solita partita di coca purissima? Le abituali mignottenni rumene di cui Due Facce era goloso? L’estinzione del mutuo di casa? La moto BMW 1200, ovvero il nuovo sogno proibito del semimostro? Broken non conosceva di persona il mezzo infelice, ma la parte sana della faccia gli diceva qualcosa… sì, gli diceva che a volte non sapeva se preferire la parte intatta o la parte devastata e piena di pustole purulente del criminale. Sempre usando le arti e l’aspetto di Fernanda, la meretrice brasileira, Broken aveva potuto "conoscere", purtroppo in senso biblico, il resto della teppaglia che, tra un bicchierino di rhum di scarsa qualità e una caraffa di acqua ragia, serata dopo serata, si era lasciata andare a mezze rivelazioni e a piccoli accenni.
Il più stronzo di tutti era stato il misterioso e alquanto sinistro The Potator.
Costui era un essere allampanato che si presentava immancabilmente indossando una salopette, una maschera da contadino valtellinese e un paio di lunghissime e poderose cesoie. Si definiva “potatore professionista”, ma col ghigno sghembo che spuntava da sotto la maschera e che sfigurava la sua pelle cotta dal sole, The Potator in realtà faceva intendere che sotto quelle luride cesoie non cadevano solo innocenti rami di olivo o di altri alberi da frutto, ma anche cose un po’ più … viventi, diciamo.
Una sera, The Potator si era presentato in un fumoso bar di periferia, ebbro di Tavernello. A fargli compagnia, un esemplare di zozza umanità più unico che raro. Con voce ambigua, Broken Asser aveva iniziato una conversazione con i due ceffi, e aveva quindi fatto la conoscenza con l’unico criminale che non gli avesse chiesto favori sessuali: Scarecunt, lo Spaventapassere.
The Potator, al secolo Big Head, aveva bisogno di soldi, molti soldi. Era in procinto di rinnovare casa e aveva stilato un preventivo: 500 euri da spendere all’Ikea. Una cifra spaventosa. Non era quindi difficile immaginare che The Cocker lo avesse comprato con facilità per i suoi viscidi scopi. E anche lo Spaventapassere, quella sera, aveva annunciato giulivo che finalmente aveva trovato un “lavoretto facile facile” che gli avrebbe permesso di comprarsi una sciccosissima poltrona design e di modellarsi il culo, attualmente inesistente, grazie ai prodigi della chirurgia estetica. Il fascinoso dottore quella sera scoprì che lo Spaventapassere doveva il suo nome alla sua nota predilezione per gli uomini, caratteristica che emerse in lui quando, a 6 anni, la compagna di banco Barbarella aveva iniziato a infilargli nella cartella sporche polaroid che ritraevano vagine di ogni foggia. Schifato oltre ogni immaginazione, lo Spaventapassere, al secolo Nick Tyzzo, aveva iniziato ad avere incubi che lo vedevano inseguito da enormi fiche dentate pronte a sbranarlo. Di qui, negli anni dell’adolescenza, lo svilupparsi di un notevole senso estetico e il rifiuto di tutto ciò che riguardasse le donne e i loro minacciosi pertugi. L’unica donna che venerava, a parte la sua migliore amica Olga, era Céline Dion. Ma, nella sua fantasia malata, Céline Dion aveva una gran bella voce ed era “sficata”, ovvero era senza vagina. Perciò poteva essere ammessa nell’olimpo tutto maschile che regnava nella mente disturbata del giovane farabutto.
- Pronto?
- Salve, faccia di chiulo! Sta per scoccare la tua ora! Hehehe!
- Maledetto bastardo! Cosa vuoi da me?
- Alt, qua le domande le faccio io… cosa voglio da te?
- Ma… questa domanda devo farla io e te l’ho appena fatta.
- Ah, già… scusa, ma sto vivendo un periodaccio. Il piano per stanarti e svergognarti assorbe tutta la mia energia, sono un po’ stanco. Che mi consiglia, herr doktor?
- Mah, riposo, dieta sana, un po’ di Supradyn e di Friliver dovrebbero anda… aspetta, cazzo! Tu sei il mio nemico, la mia nemesi! Non dovrei stare qui a consigliarti! Perché ce l’hai con me?
- Ho detto che le domande le faccio io. Ogni cosa a suo tempo, caro dottor Kildare delle mie palle. A suo tempo... Hehe. Un giorno saprai tutto. Che fai sabato sera?
- Mah, pensavo alla solita orgetta e … no, ci casco sempre! Non devo risponderti!
- Sono dell’idea che non ci sarà nessuna orgetta, carissimo. Haha hoho...
- Che vuoi dire?
- Sei di coccio?! Ho detto che le domande le faccio io! Aspetta e vedrai hahaha! Hoho hehe… auf wiedersehen, caro…
Click.
Il Chiavaliere Oscuro si oscurò in volto. E anche quella sera, la sua libido sfrenata era svanita nel nulla: poteva dire addio ai suoi propositi scoperecci.
- Cosa, io mi domando cosa, in nome di iddio onnipotente, tu voglia DA ME!- urlò spazientito Broken Asser, scagliando il sigaro di sotto, accecando il piccolo Stalingiacomo che si trovava a passare sotto casa, accompagnato dai genitori, tipica coppia di comunisti sfegatati bolognesi.
[-Aaahhhh!
- Oddìo, Trotzky Maria! Il bimbo ha un sigaro in un occhio!
- Calma, Piernilde Palmira!…calma. Piccolo, fai vedere a papà… ecco, ti ho tolto questa cosaccia, va meglio?
- La bua fa male, papà, wuahaaahhh! – piagnucolò il piccolo Stalingiacomo.
- Non piagnucolare come un Veltroni qualsiasi, Stalingiacomo! e tu, Piernilde Palmira, smetti di agitarti come una sindacalista e occupati del ragazzino!
Mentre la compagna carezzava il piccolo frignante, Trotzky Maria alzò lo sguardo e individuò al volo il punto da dove era stato lanciato il sigaro acceso.
Conosceva quel balcone.
- Quel puttaniere fascistoide,– sibilò Trotzky Maria, il pugno levato al cielo – quel dottore tutto fica e bisturi la pagherà cara, un giorno!]
(continua)
8 commenti:
beh, cara olga tutti i nodi vengono al pettine, e se pensi che io non ne ho neanche uno capirai che già dalla seconda puntata l'identità del the coker era bella che svelata ... ma ho evitato di commentare al fine di rovinare la festa agli sgallettati che non ci sono ancora arrivati ...
... il fuckberry, la sottomissione degli squallidi ... vediamo se sei in grado di stupire ...
certo che the potator e lo spaventapassere sono due ottimi personaggi ...
ma non vedo l'ora che sviluppi i retroscena dell'evidente tresca tra broken e Piernilde Palmira ... mitici
Ahahahahahahahah!!!! grandissima... (cristo fer nòla in confronto mi aveva clonato i coglioni a più riprese...) dovrebbero affidarti la sceneggiatura del prossimo batman.. a te!!!!!! che mito.... :)
Giamario, non cantare vittoria, forse certi particolari sono stati messi lì solo per trarre in inganno... forse.
Il fatto è che la saga del Chiavaliere è in divenire, mi capita di improvvisare. Sui retroscena, complimenti: è vero che il Broken s'è trombato la Piernilde Palmira, ma d'altronde, essende un sessuomane, quello s'è trombato mezza città!
Big Head, il paragone con Christopher Nolan mi esalta... ma lui è un genio inarrivabile, ahimé. E nel triste panorama del cinema italiano, le mie sceneggiature verrebbero cestinate subito. Non sono Vanzina, Moccia o Pieraccioni, io.... per fortuna.
Alla prossima puntata.
...e te pareva che Big Head non se gasava per avergli affidato la parte del potatore, tra l'altro a lui semi-sconosciuta???...
la cosa strana è che in questa serie riesce pure a trombare...forse è per qst che si gasa lo scemo.....
scherzo Big!..comunque grande Olga, ti confesso che sono sempre più curiosa di sapere cosa succederà nella prossima puntata...
uhm... diciamo sconosciuta DEL TUTTO per l'esattezza!!! ..e comunque THE POTATOR... quando poserà le sue forbici magiche su quei poveri alberi da frutta... concimati con sola cacca di gatto... non avrà pietà!!! IHIHIHIHIHIHIH....
caro il mio Big, visto che sei dotato di una vista da falco dovresti preoccuparti di stare attento a non posare le tue forbici su qualcos'altro che non siano i miei bei rametti di albicocco!!!...
quindi okkio a non potarti le palle!!! e ricordati che dopo la potatura autunnale non avrai scampo e ti faremo la festa, caro il mio POTATOR!!!
IHIHIHIHIHIH.....
Quell'albicocco lo vedo male, attenta, Maddy.
brava stronzòna, sei sempre grande... ma l'attesa di vedermi all'opera è tanta... non farmi attendere ancora!!!!!
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