domenica 30 settembre 2007
Ma
Quella di ieri: un'anonima trattoria nei pressi di un "vaccarile".
Menu fisso: sorprendenti tagliatelline al sugo bianco di coniglio e al ragù, un gioiellino per i nostri palati delicati...braciolette di maiale tenerelle tenerelle, grigliata mista discreta, le solite insidiose patate arrosto unte nel Male, vinello bianco leggero e godibile (un pò annacquato? non importa, ne abbiamo bevuto a litri), caffè e digestivo: 18 euri.
Sticazzi!
Cuoco e proprietario simpatici (vero, Nick il "cappellò"?).
Partecipanti: Olga, Nick, Maddy, George, Thomas Verro, Broken Asser, Big Head (chi l'ha invitato?). Tutti splendidi e soddisfatti.
La seconda sorpresa è che siamo stati consigliati da Evil, il Male in persona.
Mi aspettavo dolori atroci e sedute meditative in bagno, oggi.
Invece sto bene.
Ma c'è un ma:
non è che in realtà Evil stia meditando di farci fuori tutti?
Che quella di consigliarci posti buoni ed economici serva solo per ispirare fiducia, per poi assestarci una mannaiata dietro la collottola?
Non so, localacci con merce scaduta, bevande fatte con le polverine - acqua compresa- cuochi simpatici come una diarrea ad un colloquio di lavoro, conti da usuraio?
Quell'uomo ci tiene in pugno.
Facciamo così, alla prossima 'disinteressata' segnalazione del Tecnico del Male, mandiamo uno di noi a far da cavia.
Propongo Big Head, ovviamente...
p.s.
Evil, sto scherzando...non uccidermi, tengo famiglia.
mercoledì 26 settembre 2007
wind of change
1) tendaggio
domanda: in una stanza dalle pareti rosso scuro andante sul vinaccio, le tende di che colore le metto?
opzioni risposte:
- bianche
- bianche con qlc spruzzo di nero
- bianche con disegnata la sagoma di Evil a grandezza naturale e di profilo (il suo lato migliore!)
- di un altro colore a caso
2) pentolame e piattame vario
domanda: visti i nostri presumibili e frequenti incontri enogastronomici, come li compro i piatti?
opzioni risposte:
- ognuno diverso dall'altro (in perfetto stile con il mio caratterino che ogni giorno va da sè)
- tutti uguali in due colori da abbinare (tipo bianco/nero, verde/viola, azzurro/grigio, ...)
- a fiorellini piccoli piccoli come quelli delle francesi che fa tanto chic ma sa un po' di vecchio
- volendo c'è sempre il servizio di nonna Maria ancora intatto in soffitta
3) pareti e loro abbellimento
domanda: cosa metto alle pareti delle mie stanze, ognuna di un colore diverso?
opzioni risposte:
- il quadro thailandese in camera da letto, così il buddha mi protegge mentre dormo
- il quadro coi papaveri e la campagna, molto stile naif, anch'esso in camera
- le fotografie dei due piccioncini chic della savana urbana naturalmente in salotto, dove possano ammmirarle tutti i miei ospiti
- il quadro riproduzione degli "Innamorati" di Chagalle direi di metterlo in bagno, che fa pandane con le mattonelle
Attendo suggerimenti e commenti - non troppo duri vi prego - ma soprattutto attendo Evil al varco perchè nessuno come lui è maestro nell'arredare una casa...ti prego Evil sii dalla mia parte e avrai sempre un piatto caldo che t'aspetta nella mia casa dolce casa...anche se devo ancora sceglierli i piatti...
....ragazzi, non me ne vogliate, vi prego...
lunedì 24 settembre 2007
Questi intellettuali!
Maiale tenerissimo in un laghetto di fave, agnello saporito, patatine novelle madreperlate all'olio scioglievolissime, crostini peperoni-guanciale-salsiccina, coniglio porchettato da favola.
Bibitone: vinello freschissimo e traditore, mezzo litro a testa.
Niente dolce (ragazzi, stiamo invecchiando?).
Dopocena da Hemingway.
Bicchierate di verdicchio e insidiosissimo whisky sour artigianale.
Dopo, qualcuno si lamenta del maiale favato...
Il problema è che frequentare quest'intellettuali il sabato non si può.
Troppo pesanti?
No, troppo pensanti.
1 bpm
Maledetto maiale con le fave! Sono passati due giorni e ce l'ho ancora in circolo
sabato 22 settembre 2007
Ledi e Nella /0 - Delitto alla gita organizzata
“Le Cinque Terre a 10 Euro!” Questo recitava il volantino su carta leggera trovato 20 giorni prima da Leda nella cassetta delle lettere. L’aveva portato un giovane body-builder che cercava di arrotondare lo stipendio facendo un po’ di volantinaggio, e di rotondo non aveva solo lo stipendio... uhm mmh uhm…
Leda quasi si era slogata una caviglia per allungare il passo malfermo e raggiungere quelle belle chiappette che presto il buio di quella notte aveva inghiottito con voluttuosa ingordigia. Per un attimo aveva maledetto quei tacchi a spillo, ma dopo aver guardato il vezzoso ciuffo di pelo rosso sulla punta dei sandali, mugulò arricciando le labbra e rientrò in casa.
14 Luglio, il giorno della partenza. Alle 4. Vecchietti già pimpanti, tutto un cicaleccio, bestemmie e brutali peti. Chi si sveglia e chi va a dormire, due figure maldestramente abbandonate sui sedili del pullman russano biascicando ad ogni buca della strada. Leda, un lungo tubino nero luccicante di paillettes, il rossetto sbavato da un lato e la parrucca da Valentina crollata verso la fronte. Serenella, avvolta nel velluto rosso del suo abito giropelo, stivali al ginocchio inzaccherati e lo chignon addobbato con fiori e farfalle.
Verso le 8 si alza una sgalletata vestita con uno straccetto a fantasia pastello con un pentolone in mano, afferra il microfono e dopo un lancinante fischio di ritorno, inizia a favoleggiare sulle inimmaginabili potenzialità delle Pentole Sgorra. Parla, parla, ogni tanto sussulta con gridolini entusiastici, ci sa fare con la gente, tutti che guardano quasi ipnotizzati dal luccichio del coperchio salva-tempo Sgorra.
Anche Leda e Serenella attraversano con lo sguardo il corridoio del pullman, estasiate e anche scocciate dalla troietta invasata che impedisce loro di vedere il braccio nerboruto dell’autista che con mano solida domina il bestione che sfreccia verso il mare. “Che bel giovine” “tutto maschio!”. Lo specchietto bombato le fa apparire come fossero in una bolla e quando l’uomo apre il suo viso abbronzato in un sorriso ammiccante, Serenella drizza la schiena mostrando il seno prosperoso e turgido nonostante le tante battaglie.
Il pranzo nella bettolaccia con i tavoli di formica è piuttosto scarso, ma i vegliardi ancora rincoglioniti dalle parole delle giovane venditrice sembrano non accorgersene, sorridono inebetiti rosicchiando la poca carne delle costolette bollite.
Al bancone solo due avventrici prolungano l’aperitivo. Leda fissa il barman mentre serve sambuche con evoluzioni da freestyler facendo saltare i cubetti di ghiaccio sui bicipiti torniti. Serenella le lancia occhiate sulfuree, quel barman deve essere suo, ma nemmeno mentre succhia l’oliva del suo Vodkini riesce a distoglierlo dalla sua performance.
Improvvisamente un grido e il rumore sordo di un corpo che cade riempiono la fetida sala da pranzo. Tutti corrono, deambulatori permettendo, verso le scale che portano alle toilettes.
Quello che trovano è uno spettacolo raccapricciante: la venditrice di pentole a terra, col cranio sfondato e il sangue che ancora zampilla tra i capelli. Vecchi che infartano, camerieri che scivolano sul sangue della poveretta. Una strage, 13 morti, di cui solo una può definirsi vittima… e che cazzo!
I carabinieri arrivano nel giro di pochi minuti e iniziano a fare domande ai pochi superstiti: Gina la sorda, Emilio lo zoppo, Fulvio il gobbo, Elinda la sciancata, Gustavo l’impotente. Nessuno riesce a fornire indizi utili per poter intraprendere uno straccio di indagine.
Gli interrogatori terminano che è già passato il tramonto, l’appuntato Brando segue il collega Minnesota verso il bancone per rifocillarsi prima di tornare in caserma a stilare l’inconcludente verbale di un omicidio perfetto. Leda e Serenella sono ancora piazzate sugli sgabelli ormai sfatte a forza di campari e punt-e-mes.
Brando e Minnesota sono due pezzi di maschio puro, le camicie a stento riescono a contenere quei pettorali allenati. Le due dame si trascinano dandosi un tono verso i rappresentanti dell’arma.
“Generale! uhmm mmmh”
“Sono appuntato signora, desidera?”
“Desidero… uhm mmmh”
Minnesota, fisico da surfista, glissa sui mugolii di Serenella, mentre Leda si accosta a Brando maliarda.
“Qual buon vento, ammiraglio?”
“Venti tristi, e comunque non sono ammiraglio…”
“Confidatevi pure, sono tutta orecchi… tutta… uhmm mmmh”
I militari raccontano dell’omicidio con la speranza vana di poter raccogliere qualche indizio.
“Allora avete notato qualche strano movimento verso le due di questo pomeriggio?”
“No, siamo sempre state qui, stavamo sorseggiando del rabarbaro & tonic intanto che il barman era andato a raccogliere il ghiaccio nell’orto qui dietro”
“Ma come raccogliere il ghiaccio?”
“Così ha detto, gli serviva per i Frozen Rosoils… deliziosi! Guardi, la sotto, il pentolone ammaccato dove teneva i frutti dell’albero del ghiaccio. C’è ancora quella macchia di sangue su un lato, deve essersi ferito intanto che saliva tra i rami.”
Minnesota guarda Brando ed entrambi di scatto verso il barman “Fermo!”. In un lampo l’uomo fugge e scatta l’inseguimento.
Leda e Serenella restano sole al bancone, la sala è deserta.
“A quanto pare quei giovanotti sono usciti.”
“Sa, gli uomini pensano solo allo sport. Saranno andati a fare jogging”
Silenzio
“Usciamo, il pullman dovrebbe arrivare a minuti. A proposito, piacere, mi chiamo Ledi”
“Sono Nella, cara”
Scendono dagli sgabelli.
Vicino all’ingresso l’uomo di fatica dell’hotel inizia a sistemare le sedie sui tavolini, un bel moro con le spalle larghe, in canottiera e jeans strappati. Nella guarda Ledi e di scatto verso l’uomo di fatica “Fermo! Uhmmm mmhh uhmm mmmh”.
Larger than life
venerdì 21 settembre 2007
A lavura'! Terùn!
Per fortuna qualche volta va meglio e la notte arriva prima, come oggi.
Oggi sì... il compito è: analisi. Ovvero: sto solo, con tanti fogli bianchi, matita, gomma, temperamatite e un pacchetto di Camel Silver.
Manca solo un Marianito... e il classico negro.
Bella gente
Nick, ovvero lo Stilista dell'Odio
Evil, detto il Mahatma del Male
George, Colui che NON somiglia a Clooney
Olga, Miss Punto G dell'anno
Questa marmaglia stasera si riunisce.
Possa dio aver pietà di voi.
Bwuahahahaha!
giovedì 20 settembre 2007
Se ti ritrovi in mano una sfiga di grano...
(p.s.
NON è un proverbio)
mercoledì 19 settembre 2007
Quelli che il brodetto...
siamo amanti della buona cucina, questo non si può assolutamente negare, ed era quindi impossibile non venire a conoscenza del fatto che alcuni ristoranti e trattorie delle zone intorno alla nostra meravigliosa e ridente provincia - soprattutto ridente - stanno organizzando una bella iniziativa dal nome alquanto evocativo "Il festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce" (bello eh??!!)
si dal il caso che questa sia un'iniziativa particolarmente amata dalla gente che ogni anno si cimenta in gare testa a testa per contendersi il titolo di "Miglior brodetto casalingo" oppure per partecipare come giurati a delle gare culinarie che assegnano titoli non solo per il "Miglior brodetto dell'anno" ma che insegnano passo passo a cucinare il "brodetto"; all'interno della manifestazione ci sono infatti degli chef rinomati a livello regionale e nazionale che tengono veri e propri corsi di cucina specializzati in brodetti di pesce (corsi: A scuola di brodetto, Le zuppe di pesce nei paesi del mediterraneo) - ndr: il prossimo anno a sua completa insaputa iscriveremo anche Evil -
in pratica per un mese - dal 15 settembre 2007 al 15 ottobre 2007 - si degusteranno brodetti e zuppe di pesce preparate dalle mani esperte non solo di chef da ogni parte d'Italia ma anche e soprattutto direi da brave donnine di casa quali mamme e nonne allo scopo di promuovere questo piatto della tradizione che sembra si stia perdendo, si tratta insomma di una "riscoperta" del brodetto.
poichè noi del blog amiamo particolarmente la cucina in tutte le sue forme ed espressioni andremo ad assaggiare i diversi tipi di brodetti e zuppe in questione allo scopo di far conoscere ai nostri lettori le manifestazioni culinarie alle quali vale la pena andare, attraverso le nostre colorate parole essi potranno assaporare le sensazioni di scoprire nel palato i sapori del brodetto accompagnato sempre da un buon bicchiere di vino che farà da cornice ad ogni piatto.
non disperate quindi, tra breve arriveranno su questo blog tutti i nostri giudizi su piatti, vini, brodetti, rutti e scorregge - sono parte integrante del mangiare, almeno per alcuni di noi -
a presto
martedì 18 settembre 2007
Che significa..
...quando gioisci per il tuo calo di peso e tua madre ti comunica seraficamente che la bilancia è sballata?
...quando appena finito di mangiare la tua vecchia gatta decide che è giunto il momento perfetto per vomitarti sotto gli occhi?
...quando una vescica insignificante di oltre una settimana fa ti struppia peggio del Dr. House?
...quando nonostante tutto decidi di uscire a fare jogging e fuori si scatena l'inferno?
(*)
Non è che qualcuno lassù se l'è presa per il proverbio n.1?
(*) le 5 situazioni ivi riportate sono successe davvero, OGGI.
Proverbi/2
Dopo 3 giorni, se risorgi meglio che te lavi almeno i piedi e le ascelle.
Della serie: morti, sepolti e risorti va bene, ma almeno con una certa dignità!!
...eccheccazzo...
lunedì 17 settembre 2007
Proverbi/1
p.s.
Qualcuno, in quel libro, non ce l'ha raccontata giusta...
sabato 15 settembre 2007
venerdì 14 settembre 2007
Scottanti Verità
Altro che raffreddore e brodini...
Nick, confessa.
Vai a rubare negli appartamenti, eh? Ci sei ricascato, lo sospettavamo da un pò.
Lo sappiamo tutti che ti sei messo a dieta solo per indossare la tutina nera attillata e per scivolare sinuoso e silenzioso nelle tane degl'ignari concittadini.
Ma non sei un ladro perfetto.
Almeno finchè non avrai imparato a bere senza risucchio.
C'è gente che ha il sonno leggero...
p.s.
Se ti riesce di non risucchiare e di non calciare bottiglie di vetro, stavolta si divide per 3.
O scatta la soffiata.
Karma Travaglion
la presenza di tale persona nella vita ormai da anni travagliata della sottoscritta MJ sta diventando essenziale perchè altrimenti quà non solo andrei fuori di testa ma rischierei di saltare il fosso a piedi pari e di rimanere direttamente dall'altra parte;
chiunque conoscesse tale ammaliante figura umana magari di bianco vestita con possibilmente niente sotto e con un'asta da far scaldare tutta anche la nostra amica Olga è vivamente pregato di comunicarlo quanto prima attraverso le righe di questo blog pena l'esistenza della sottoscritta e anche della cara Olga che a quest'ora sarà tutta in riscaldamento pre-salto, la porcona.
ah, dimenticavo: ovviamente il prescelto dovrà conoscere a memoria tutte le canzoni dei Culture Club compresa Karma Travaglion, canzone attualmente al primo posto in classifica mondiale da ben sei lunghi anni, e dovrà cantarle su richiesta pena le grinfie del nick tyzzo sempre pronto a graffiare ma soprattutto a farsi arruffare e poi lisciare il pelo...prima con carta vetrata, poi con la lingua..
...sono aperte le liste...
Ch ch changes
Non solo perché sono devastato dal raffreddore, ma perché non vedo l'ora di coprirmi con la cotenna di qualche bestiaccia in via d'estinzione... uhm sexy!
Ops... devo andare a fare plin plin... quella da dietro.
Bye.
PS: se scopro che l'origine del turbo-minchio-raffreddore è dell'infido Broken Asser me lo inculo... o il contrario... uhm mmmh uhmm mmmh
giovedì 13 settembre 2007
Maiale e vino rosso
Ora, chiariamo:
Mohamed, se stai leggendo, sappi che noi siamo estimatori del porco.
Ariste, maialini in crosta, pancette, prosciutti, culatelli, guancialini, coppe di testa, braciole (niente calderoli, quelli sono la parte di scarto).
E beviamo molto vino rosso.
Morellini, amaroni, neri d'avola, lacrime, barbere e baroli (niente lambruschi, siamo gente seria).
Ma non ce l'abbiamo con te.
Non dar retta a certa gente!
Cibo e vino sono godurie, non armi di protesta.
mercoledì 12 settembre 2007
Forza Ucraina!
Eppoi, un minimo di rispetto per le mie origini. Mio nonno, lo Zar Igor Smorzakandelov III detto il Perverso sarebbe fiero di me.
Ritmo indecente
Dj Frenha! Riappiccia il martello! 'A senzatetto!
martedì 11 settembre 2007
Favole/1: Cappuccino Rosso
Tanto bimbetta non era, ma avendo letto su HotTeens che le lolite spaccavano, aveva adottato un look pedosexy.
La ninfetta amava molto la nonnina, che abitava in fondo alla pineta, appena superato il Cityper. Poco importava che non fosse sua nonna, ma quella di una compagna di banco del liceo sociopsicopedagogico che la nostra frequentava svogliatamente.
Lei l'andava a trovare ogni fine mese, due dolcetti e il ricavato dello spaccio nel tascapane.
(ah, non vi avevo detto che amava tanto la vecchina da diventarne il suo pusher di fiducia?)
La pulzella si chiamava Cinzia, ma tutti la chiamavano Cappuccino Rosso.
Perchè? si chiederanno i miei piccoli lettori.
Perchè, tesori, la squinzietta soffriva di epistassi mattutine.
E quindi, al bar, ogni mattina le usciva il sangue dal naso e immancabilmente finiva nel cappuccino.
Si favoleggia molto della causa di quest'epistassi.
Si dice che essa fu la conseguenza di un sonoro coppino nella collottola ricevuto all'età di 12 anni dal padre che la sorprese a toccarsi seduta di fronte ad un poster di Jared Leto.
La verità è che la piccola tirava coca tutti i weekend alla Tana del Lupo, equivoco e fetido localaccio gestito dalla mala del Liechtenstein.
E i capillari nasali si erano fatti fragili.
Un giorno, Cappuccino Rosso se ne stava andando allegramente dalla nonnina.
Aveva fretta e fece una pausa solo per l'acquisto dei tampax al Cityper.
Entrò dalla vecchina ma qualcosa la costrinse a spegnere l'ipod che le stava irrorando Master of Puppets nelle orecchie.
- nonna, ma che puzzo di piscio!
- eh, mi sono finita i Dignity!
- nonna, quanto sei fèga!Hai messo le lenti come Marylin Manson?
- no, piccina mia, è glaucoma nel sinistro e cataratta nel destro!
- nonna, ma che ci fa qui il proprietario della Tana del Lupo?
- vuole entrare nel business, cara!
- uff, dovrò spacciare pure per lui? lo sai che sono indietro con matematica, la prof è una cagna, non ce la faccio...
Ad un tratto un calcio spalancò la porta.
- e tu chi cazzo sei? - esclamò la piccola.
- sono il Cacciatore e voglio entrare pure io nel business, sennò vi denuncio.
- e va bene- sbuffò la nonnina - Cappuccino, metti su il the pure per questo bel giovanotto!
E se ne stettero lì tutti e quattro a sorseggiare the e a sgranocchiare pasticcini, mentre discutevano sul da farsi.
Si divisero le zone di lavoro.
Cappuccino s'era beccata le scuole, Lupo i locali notturni, Cacciatore il Circolo Caccia e Pesca a Mosca del paese. La nonnina si confermò commercialista e amministratrice delle entrate.
Da quel giorno vissero tutti felici e contenti.
E molto su di giri.
Morale: tutto si fa più veloce, perciò tutti si fanno per essere più veloci. I tempi cambiano, le favole si adattano.
Note:
1. giù al paese la mutua non passava la ricostruzione del setto nasale, perciò Cappuccino Rosso continuò a sanguinare tutte le mattine.
2. il padre coppinò la figlia a 12 anni perchè in realtà si stava toccando di fronte ad un poster di Gigi D'Alessio. Esiste un limite, eccheccazzo.
uaka na uaka
uaka na uaka... uaka na uaka... uaka na uaka... uaka na uaka...
uhm... torno al dancefloor... uhm... uaka na uaka... uaka na uaka...
lunedì 10 settembre 2007
m'avete fregato...
Scusate il ritardo, ma la colpa è di una certa biglietteria-monopolio che non nomino e che mi ha fatto passare ore in attesa per un biglietto del mitico Bruce e poi me l'ha piazzato in quel posto...
Ore sprecate, a quest'ora sicuramente avrei postato un piccolo capolavoro.
E siccome ancora non mi è passata, non mi trattengo più di tanto, non vorrei che per colpa mia il blog venisse chiuso per vilipendio allo stato...
Una cosa è certa: qua si apprezzeranno molto resoconti di V-Days, intesi come I Giorni del Vino o V per Vinello, possa una grande V seppellirci tutti, tra brindisi e lazzi, panini e porchette, cacciatorini e fiorentine varie, insomma tutto ciò che natura crea.
messaggio privato per Bruce Springsteen: dai, su, non fare così...non è colpa mia...lo so che ci tenevi alla mia presenza, ma in fondo ti è andata bene...non sarai costretto a urlare con la tua voce calda e roca THANK YOU FOR THE MAPHIO!
Olga