domenica 30 novembre 2008

Famo 'na cosa?




Ciao Regazzi... e che ne dite di essere sbattuti fuori da Blogspot?!

Dai Dai!!!!

Porco Dio della Madonna Puttana e fanculo ai negri!

Direte... "Ma perché tutto ciò?"

Ma perché c'è la NUOVA PIOTTA!!!!!

Da oggi in poi l'indirizzo di riferimento di tutta la comunità web sarà: http://www.lapiccolapiotta.org

Non fate cazzate, non scrivete più un cazzo qui.

PS: Per commentare nel nuovo blog è ASSOLUTAMENTE obbligatorio registrarsi... ma non chiedetemi come... non lo so.

Compleanno del Demente

Oggi Ben Stiller compie gli anni! Va' che bella foto ho scovato nella rete, che sguardo intenso:

Ma sinceramente trovo che sia più espressivo qui:

E qui:

giovedì 27 novembre 2008

TroNick Thunder

"Nick, muovi quelle chiappe inesistenti e ridicole che ti ritrovi, dov'è quel fottuto template che hai promesso alla Piccola Piotta? Non inventare scuse del cacchio, brutta caricatura di te stesso! Se entro la fine dell'anno questo misero blog non avrà quel che merita, tu avrai quel che meriti*! Intesi?!
E non accampare patetiche scuse di improbabili impegni lavorativi, lo sanno tutti quello cha fai davanti al tuo fottuto Mac: ore e ore di porno belga e orrendi serial strappalacrime per donnette dall'ormone fiacco e giga su giga di musica che conosci solo tu e quei quattro intellettualoidi falliti della rete!
A differenza della mia smisurata intelligenza, la mia pazienza ha un limite. E tu stai oltrepassando quel limite, bello!
Sei avvisato.
Ti faccio piangere lacrime di sangue. Non dagli occhi, però!
Stai molto attento, stronzetto, Les Grossman non ritira mai una minaccia!"

[* per chi ha visto Tropic Thunder: non credo che per Nick vada bene il "corposo pezzo di c...", compreso nella minaccia di Tom Cruise/Les Grossman. Potrebbe gradire. No?]

mercoledì 26 novembre 2008

Post ipnotico

Amici miei del blog, pensando di parlare a nome di tutti, ho deciso che è ora di dire basta al freddo e gelido tempaccio di questi giorni. Basta al grigiore autunnale, alla nebbiolina infida che incricca le nostre ossa, la pioggerellina insistente che mi batte addosso quando corro (9 km in 1h e 75 bestemmie, e tocchi di polmone sputati lungo il percorso, not bad, not bad...) e al gelo che mi fa venire i crampi pure sui muscoli del nasino... basta!
Ma non avendo tempo di essere Dio, non posso fare granché per influire sul meteo, però una cosa posso farla: postare alcune foto che vi ipnotizzeranno e che vi comunicheranno quella gioiosa e beata sensazione di trovarvi in una tiepida e colorata primavera,

in attesa di un'assolata e caliente estate che vi saluti tutti, belli e abbronzati e ripieni di mojitos.


Sta funzionando, vero?
(ho qualche dubbio: sono ore che fisso la panza e le maniglie di Will e quell'orribile ombelico orizzontale e sto avendo i brividi... Olga, lascia stare 'ste cazzate da blog e pensa piuttosto a farti una vita, và.)


lunedì 24 novembre 2008

Il Chiavaliere Oscuro - The Finesse of the Femmes Fatales

(riassunto delle puntate precedenti: ora basta, facciamola finita con questa cosa delle puntate precedenti. Basta, davvero. Mi sta finendo la pazienza. E il Serenase.)

La giornalista d’assalto e indomita freelance Maddy Dawes-Joint era spazientita, decisamente: erano 4 giorni che il suo semibellissimo George non si faceva sentire e lei non sapeva come interpretare questo silenzio. Era in Francia, questo lo sapeva, ma la preoccupava più che altro il fatto d’immaginarselo sbronzo di Beaujolais e ripieno di puzzolente Roquefort ad infastidire con le sue cazzate i robusti contadini borgognoni. Ah, ma quando si sarebbe degnato di chiamarla, avrebbe avuto qualcosa da dirgli…
Nel frattempo, mentre la bella reporter era intenta a stirare 27 paia di mutande, un lieve e sommesso miagolio e una raspatina sulla porta irruppero nei suoi oscuri pensieri e quando si precipitò alla porta, grande fu la sua sorpresa nel ritrovarsi al cospetto della sua amica Parma Letale, le unghie lunghe come artigli, due soffici e pelose orecchie a punta e magnifiche vibrisse ai lati della bocca.
- Parma! come cacchio sei conciata?! Carnevale è ancora lont-
- Fammi entrare, che mi girano le palle! - l’interruppe Parma, scostandola.
- Butto su una tisana?
- Cos’è, la grappa è finita? - le chiese acida Parma Letale, - Toh, versamene un litro in questa ciotola.
- Dimmi che ti è successo, raccontami. - fece Maddy curiosa, prendendo la ciotola.
- Allora, – sbuffò Parma Letale – mi trovo in questo parco a dar da mangiare ai gatti randagi, come al solito, ed ecco che ad un certo punto da quel mucchio di sacchi di pulci mi viene incontro un gatto azzurro...
- Azzurro? Ma è impossibile!
- Dici, eh? Ascolta il resto e vedi di non interrompermi che poi m’incazzo e mi si gonfia il pelo delle ascelle e della f..
- Ok, ok, ho capito, scusa!
- Bene: questo gatto azzurro inizia a parlare con uno strano accento e mi dice che lui mi ha osservato da mesi dar da mangiare ai suoi simili e che merito perciò un premio. Mi spiega che è tipo un genio della lampada e che quindi posso esprimere due desideri, ma devo parlare ad alta voce perché è mezzo sordo. Ed eccomi qui con un tubetto di colla Pritt che non incolla e l’aspetto di una mezza gatta. E non è tutto: affacciati e guarda tu stessa. Mi seguono ovunque.
Maddy si sporse dalla finestra e vide un esercito di gatti, alcuni dei quali stavano cacando a casaccio nel curatissimo giardino, frutto di anni e anni di lavoro da parte dell’infido The Potator, il ceffo dalle cesoie taglienti. Maddy non riuscì a spiccicare parola, ma ad un tratto la voce di Gigi D’Alessio le annunciò cantando Amore, shcuuusami l’arrivo della chiamata di George/Due Facce da C…
- Mia piccola perla iridescente, scusa se non ti ho chiamata prima, ma sono stato molto impegnato, come va?
- Brutto cazzone, era ora! Senti, dobbiamo parlare…
Due Facce da C… sentì accapponarsi la pelle al suono di quel Dobbiamo parlare: tutte le volte che la piccola jena esordiva con quella frase, era una Cambogia con tanto di deforestazioni al napalm.
- Dimmi, rugiadoso fiorellino di campo, - la incoraggiò comunque il poveraccio.
- Ho conosciuto un altro, in tua assenza. Te ne volevo parlare subito. È stata una cosa lenta, ma in crescendo. All’inizio, solo sguardi, occhiatine e poi qualche uscita. Poi, le lunghe passeggiate mano nella mano, le cenette a lume di candela, il fine settimana in montagna, i dolci e piacevoli sessantanove… George, lui è diverso: gentile, premuroso, attento alle mie esigenze, mi paga la cena, mi sussurra cose dolci e mi fa delle promesse, il nostro sentimento sta crescendo sempre più e sento che è lui l’uomo della mia vita, perciò…
- Ma cristo santo, Maddy! Sono fuori da soli 4 giorni e tu a momenti quasi ti sposi! - proruppe esterrefatto il fortunato possessore di una macchina grande come il portachiavi della sua ex Strange Lover (e in sottofondo, una sinistra voce a urlare Sbrigati, schiavo, con quel telefono! Non siamo su Love Story!)
- Ecco, sempre a quantificare! Vogliamo quantificare? Quantifichiamo, allora! – urlò Maddy, - Beh, apri bene l’orecchio sano: sappi che sono stufa dei tuoi 10 centimetri! Ho capito finalmente che ne merito almeno… almeno… 15 di più, tiè!
E chiuse la chiamata sbattendo il cellulare sul divano.
Nel frattempo Parma Letale, finito di leccare la grappa direttamente dalla ciotola, si pulì i baffi e disse all’amica: - Finito? Posso continuare con la mia storia?
Maddy fece sì con la testa e Parma Letale riprese:
- Allora, questo gatto mi dice di esprimere i miei desideri ed ecco che io gli dico Voglio essere circondata da cazzi. Cazzi ovunque e tutti per me. Ma l’idiota sordo come una campana capisce gatti ed eccomi qua,- scosse la testa sconsolata – piena di gatti. Quando gli faccio notare che ha preso un abbaglio, lui mi risponde che, essendo un micio anglotedesco (di nome Fritz) aveva capito Katzen: gatti, appunto.
- Dio, che sfiga! fece l’amica carezzandole una spalla, - mi dispiace tanto…
- Ah, beh…. comunque mi sono sempre piaciuti i gatti, guardiamone il lato positivo.
Maddy allora si alzò e aprì il portacanne in mogano grosso come un baule, dono dell’amica Olga e tirando fuori una lunga canna, disse: - Mia cara, non sarà granché, ma ti offro questo bombardone: ti farà sentire meglio. E’erba gatta, non temere.
Dopo neanche 5 minuti, le due donne iniziarono a sparare cazzate, Maddy che si teneva lo stomaco per le risate e Parma Letale, ora autoribattezzatasi Katzwoman, a fare le fusa sul divano.
Poi, un attimo prima di salutarsi, Maddy si ricordò del secondo desiderio:- Scusa, ma cosa hai chiesto poi al gatto sordo?
- Di fare l’amore con Brad Pitt. Ma lui ha capito Bad Pritt e ora mi ritrovo con questo tubetto di colla difettosa nel…
- Ho capito, basta, non aggiungere altro! Ci vediamo, ti chiamo io, ok? ciao.
- Miao, cara - rispose Parma uscendo e raccogliendo attorno a sé con un fischio la fida mandria di mici.
Eh sì, pensò Maddy dopo essere rimasta sola, Katzwoman fa proprio al caso mio. Maddy sapeva che il suo nuovo amore era in pericolo e non le restava che scoprire dove si trovasse e intervenire, con l’aiuto dell’amica e della sua mandria di ferocissimi felini.
Tutt’intorno, l’odore del piscio di gatto continuava a diffondersi indisturbato e iniziò a pungere le sottili nari di Maddy, la quale, però, era troppo concentrata sui suoi pensieri per farvi caso: la bella giornalista stava elaborando un piano.
Katzwoman intanto procedeva sulla via di casa, attorniata da centinaia di gatti, e ogni tanto si fermava a grattarsi il posteriore: quel tubetto di colla andava espulso il prima possibile.
Le sue accalorate bestemmie e i miagolii intanto andavano mescolandosi a comporre un sinistra melodia.

...........

Nel frattempo, in Borgogna.
Il Chiavaliere si trovava legato come un caciocavallo ad una sedia impagliata, al centro dell'umido seminterrato. La testa ciondoloni, il Chiavaliere non aveva ancora ripreso i sensi. Nell'attesa, Due Facce da C... stava giocando con Troppi Capelli al gioco dei mimi e stava cercando di capire che titolo si celasse dietro alla cagata che Troppi Capelli aveva appena scodellato bella fumante davanti a sé e che Troppi Capelli indicava con la mano, mentre alzava due dita dell'altra ad indicare "due parole", il film era composto da due parole. Due Facce si stava scervellando e ad ogni titolo proposto, Troppi Capelli scuoteva la testa riccioluta finché non esplose: - Mato Grosso, cacchio! film del '92 con Sean Connery!
- E vaffanculo, và! Non è pertinente, idiota!, - fece Due Facce da c... sbalzando via la sedia con un violento calcio.
- Quando avrete finito di fare i Marcel Marceau della situazione, vogliate per favore usarmi la cortesia di portarmi un piatto e una forchetta. Con comodo, eh, in fondo stiamo qui a pettinar bambole, - li interruppe sardonico il viscido pagliaccio.
- Hai fame, o potente strumento di follia?, - domandò Troppi Capelli, inchinandosi.
- No, volpe. Portami subito quello che ti ho chiesto o ti mimo un bel vaffanculo senza vasellina e con molta sabbia! Presto! Che inizino le torture!
HAHAHAHA!

(continua, purtroppo)

sabato 22 novembre 2008

Simple Olga

Questa mattina ho avuto la conferma definitiva della mia idiozia pura, del fatto che giusto 1/4 di cromosoma mi separa da quelli che in maniera politically correct vengono definiti "diversamente intelligenti" e che io, in maniera politically bastard, chiamo "veramente deficienti" (un giorno il mio cinismo mi seppellirà).
Il mio fratellino Fabri Febbra Smorzakandelov si presenta a casa mia e, aprendo la porta, mi sembra di avere davanti Robocop, tutto bardato com'è di cavi, cavetti, chiavi inglesi, cacciaviti, trapano e non si sa quanti chiodi stretti tra le labbra.
Non accenna neanche ad un saluto, limitandosi a farfugliare: "Shoshashi, shronsha, shi shishemo il shelehoho" (spostati, stronza, ti sistemo il telefono... - un ragazzo rude ma pieno di amore fraterno, il caro Fabri Febbra).
Beh, dopo un'oretta a smadonnare per, immagino, un chiodo accidentalmente ingoiato nella foga delle trapanatura del muro per far passare il filo del telefono in camera mia, mi fa: - Quello è il modem del tuo pc, ammasso di sugna scaduta?
- Sì, piccolo tesoro di Olga tua (quando si ha un fratello capace di fare i lavori di casa, ungere e leccare sempre, mi raccomando).
- E internet?
- Sto aspettando che mi diano la connessione, ma ci sono già passata: ci vorrà almeno un mese.
- Ah, sì?, risponde lui, la Marlboro di traverso sulla bocca. E tocca un tastino, click.
Il tastino On del modem.
E io sono connessa.
Fabri Febbra posa su di me uno sguardo di pietà, come ad osservare un gattino abbandonato, bagnato e affamato o, appunto, un "diversamente intelligente"; mi passa dolcemente una mano ruvida sui capelli e mi dice: - Ora ho la prova che tu non sei realmente mia sorella. Che Iddio possa avere pietà di te.
Mi fotte senza ritegno un paio di cd, un libro e un dvd e se ne va, senza salutare, scuotendo la testa triste e schifato, la bocca amaramente piegata all'ingiù.
Mia madre è in cucina, le lacrime silenziose a rigarle il volto, che pensa a me, il frutto storpio del suo ventre traditore, e sussurra: - Uno scambio nella culla, non c'è altra spiegazione. Giorni e giorni a rompere i coglioni con internet, quando bastava pigiare un tasto...".
Dopo questo, sento che sparirò furtivamente col mio leggero fagotto, una notte senza luna e senza stelle, liberando per sempre la mia famiglia dal peso della mia presenza imbarazzante.

Il tastino On del modem, capito?
Ecco, ora ho le prove: sono un'idiota.
Ma un'idiota finalmente connessa col mondo intero!Yuppiii!
[E in questo momento ho la stessa espressione estatica e vacua del mitico Ben Stiller in questa strepitosa locandina.
p.s.
Se qualcuno mi chiederà se tutto sia successo veramente, sappia che mentirò.
O, meglio, sarò "diversamente sincera".
Comunque, che vergogna...]

Tillykke med fødselsdagen, Mads!

L'uomo più sexy del pianeta (sorry, Hugh...) compie 43 anni.
Auguri, Mads Mikkelsen!
Per questa vita è andata così, ma nella prossima, amore mio, io ti prendo e ti scuoio.

(p.s.
Nick e Maddy: non fate come l'anno scorso, che m'avete preso per il culo a sangue per i miei gusti discutibili in fatto di maschi: da quando è uscito fuori che vi piace Cessare Cremonini, non avete più diritto di parola sull'argomento.)

venerdì 21 novembre 2008

una cena di classe


codesta sera i qui presenti Maddy J accompagnata dal fido George e dalla presenza rassicurante di Olga Smorzakandelovna, varcheranno la porta di una delle famiglie più distinte e nobili della nostra città: casa Arlotti dal Labbro Tremante, degni eredi di una delle stirpi più famose in fatto di digestioni esemplari


verremo accolti dal capofamiglia, tal Conte GianFestino Arlotti e dalla sua deliziosa compagna Azzurra di Sant'Angelo sul Fiume e dalle loro due piccole figliole, Fiocco di Neve e Fiorellino di Campagna


un avvenimento degno di nota, che merita un post su questo blog di cazzeggio enogastronomico,

oserei dire un avvenimento di classe degno delle alte sfere delle società culturale di mezzo mondo

...e come potevamo mancare noi tre??...da sempre maestri nella grazia, nelle buone maniere e nel parlare mai a sproposito ma con garbo e raffinatezza


il Conte GianFestino non ha voluto rivelarci il menù di questa sera, accuratamente preparato e studiato per noi ospiti forse un po' troppo altolocati per lui ma sicuramente di buon gusto quanto basta

speriamo solo che a fine pasto il Conte ci offra un po' di Amario Cocchia, l'unico coi labbri, che sembra essere il preferito dal Conte e non solo


superata indenne questa serata la sottoscritta MJ vi racconterà tutto ma proprio tutto sull'avvenimento che chiude questa settimana davvero in bellezza

giovedì 20 novembre 2008

la storia si ripete...eh eh...


anche oggi la storia si ripete


questa piccola indisciplinata di MJ ha trasgredito le regole anche oggi..
con l'unica differenza che sembra almeno pigiare i tasti giusti della tastiera...eh eh...


a volte penso: non smetterò mai di comportarmi come quando ero una ventenne!!..
e mi rispondo:...no, non smetterò...


a volte è una condanna!!..come ieri pomeriggio...

altre volte una salvezza!!!...come oggi pomeriggio...


...che sto a dire lo so solo io e l'omino che abita nella mia testolina...


..eh eh...


mercoledì 19 novembre 2008

eh! eh!....eh! eh! eh!!...





il orimo pomeriggio è quesi andto ....e per forntuna!!

oggi la qui presnete MJ ha infranto le regole fondamentali del "lavorare bene" percvhè non ha saputo resistere dal fumare prima di recarsi in studip con conseguenze che adesso vome adesso si vedonoe ei si sentono tutte qunate insiemw...

sto librando leggera nell'aria calda dello studio e vago chissà dove con la testa praticamente vuotaù

...sto pensando a una sacco di caxxate...voflgio vedere i cartoni animati..,

spero soloc che questo pomeriggio asioi presto erchè io qui tyra un po' divento scema...


e poi ch'ho pure fame...chissasaà epprchè....eh..eh...





NB: scrivo questo post cme vienre perhcè sui tasti non c'acchiappo una maxzxa!!....eh...eh...a dmostrazinne che ogni gironata nn puà essere perfeetta....

domenica 16 novembre 2008

Sole

Oggi c'è il sole e ci sono anch'io.
Domani... quando il domani diventerà oggi, si vedrà.

(Un abbraccio ai miei due cobloggers: Maddy, continua a tirar fuori i tuoi deliri; Nick, tira fuori la nuova veste grafica oppure quello che hai di fronte sarà l'ultimo sole che vedrai.)

( Vladimir Kush, grande autore di sogni a olio)

giovedì 13 novembre 2008

il mio nome è Bond, tristezza Bond....


ieri sera la Grand Première di illustri critici cinematografici composta dalla sottoscritta MJ e da Olga, accompagnate dai fidati amici Evil & George, si sono presentati in multisala per la proiezione del film "James Bond_Quantum of Solace"


inutile dire che il nostro bel James ci piace sempre e comunque e ovunque e qui non ci piove ma guardare un film nel quale lui riesce a trombare la bella di turno solamente una volta è davvero una cosa di una tristezza unica


avete capito bene, il nostro James oltre che non mostra niente del suo fisico da DIO GRECO se non un po' di pettorali, in questo film praticamente non tromba mai e io e Olga, da fedeli fan delle sua chiappe d'oro, ci siamo rimaste mooooolto deluse e amareggiate...


vabè...visto che Daniel Craig ha firmato per almeno 4 film di James Bond, attendiamo trepidanti l'uscita dei prossimi 2 nella speranza che ritorni il Bond che amiamo, ovvero quello tutto muscoli e sesso!!!

...quasi un desiderio da esprimere per natale prossimo...

nel frattempo fantastichiamo sulla foto


mercoledì 12 novembre 2008

l'Highlander Cow rimane tale


ebbene sì, dopo una breve ma significativa parentesi quadra, l'Highlander Cow del blog ritorna ad essere appunto Highlander in ogni senso

mai perdere la speranza...infondo come dice Obama..Yes!!We can!!

giovedì 6 novembre 2008

Vittoria!!!!



...finalmente era ora!!!...vittoria è fatta!!!...c'è voluto un po' di tempo ma alla fine il Capitano MJ lo sapeva che prima o poi, presto o tardi, qualcuno sarebbe resuscitato...

Olga è uscita dal periodo di letargo nel quale era caduta e piano piano si sta risvegliando regalandoci a singhiozzi le perle di cui solo lei è capace

GRAZIE!!!...torniamo ad essere almeno in due e la cosa non può che farmi piacere

adesso devo solo perseverare e sperare che il nostro Nick si faccia vivo, non tanto per la sopravvivenza del blog ma per la sopravvivenza sua personale, perché oltre a postare uno straccio di articoletto deve ancora mettere le mani alla nuova veste grafica che le nostri menti malate sono riuscite a creare nel giro di un paio d'orette e ragazzi, mi dispiace annunciarlo, ma questa volta rischia grosso pure lui!!!...

e poi si sta avvicinando il periodo invernale...okkio Nick che a Natale ti faccio la festa io!!!

preferisci i fagioli con le cotiche??..oppure lo zampone con le lenticchie??...

Il Chiavaliere Oscuro – les Nuages Noires de la Nuit

(Riassunto delle puntate precedenti: quali puntate precedenti? Di che stiamo parlando? Ehi, qualcuno mi spieghi! Uno non può mancare per un mese che qua si tirano fuori fantomatiche “puntate precedenti”, è… è inaudito… dove andremo a finire di questo passo, in nome di iddio onnipotente?)

Due Facce da C… guidava da 19 ore ed era piuttosto nervoso: il Cocker non era stato ai patti e s’era impossessato della sua amata/odiata Strange Lover in cambio di un assegno postdatato di 15mila euri e di un’utilitaria color verde acquitrino melmoso talmente piccola che per guidarla non c’era bisogno di entrare nell’abitacolo: bastava indossarla. Quella macchina gli andava stretta come una giacchetta anni’70, di quelle con le toppe ai gomiti.
Ma non aveva protestato: per tutta la durata della transazione, quello sciroccato del Cocker l'aveva fissato nell'occhio sano giocherellando con un coltello affilato come un rasoio e Due Facce da C... si vedeva già abbastanza brutto di suo per desiderare un nuovo fregio alla Lucio Fontana su quella guancia che pareva una ratatouille vomitata e rimangiata e poi vomitata di nuovo.
Destinazione: Parigi.

Il dottor Broken Asser era a Parigi per una sorta di convegno dal titolo Dell’acne giovanile e dei suoi effetti sull’andamento del Dow Jones: considerazioni a margine, e il suo trattato del '98 Brufoli, pustole e punti neri: il male invisibile, lo rendevano a tutti gli effetti un esperto nel settore. La verità, però, era che Broken Asser stava fuggendo da un paio di tragedie annunciate: le minacce – per ora irrealizzate- del pazzo purpureo e il test di gravidanza positivo di una delle tirocinanti che si era spupazzato e che aveva otto fratelli, tutti siciliani. Solo il fido Evil poteva contattarlo, ma il brav’uomo, ora anche neocampione mondiale di Polka e Mazurka, non avrebbe disturbato di certo il suo padrone, in quanto troppo intento a pulire di giorno e a organizzare baccanali di notte.
Due Facce da C... non conosceva il dottore e ne ignorava l’ identità di giustiziere mascherato; il suo compito era quello di aiutare il Cocker ad insaccarlo e legarlo come una lonza e schiaffarlo su un furgone rubato, per poi sgommare verso uno scantinato sperduto nelle vinose campagne della Borgogna. Una cosa semplice, ma non la vedeva così, ora, mentre tirava la Micro Machine all’inconcepibile e insuperabile velocità di 64 km orari su un rettilineo a 4 corsie semivuote.

Broken Asser raggiunse il suo posto tra i colleghi, si sistemò il papillon, bevve un sorso d’acqua Perrier, prese il microfono, si schiarì la voce e, dopo un breve saluto rivolto alla platea, iniziò ad illustrare tramite una serie di slide a tutta parete la faccia devastata di un quindicenne anonimo, umiliato da brufoli grossi come patate bollite ripiene di fontina e mentre le immagini scorrevano, con voce ferma e profonda il nostro eroe dalla doppia identità spiegava che, nell’esatto momento in cui il suddetto giovane si presentò, 4 anni fa, dal dermatologo, l’indice Nikkei scese in picchiata. Non si accorse, intanto, che le foto durante lo sliding avevano mutato soggetto e le risatine dei partecipanti, dapprima soffocate e imbarazzate, sfociarono di colpo in grasse e lacrimose risate a fauci spalancate nel preciso istante in cui sulla parete veniva materializzandosi una gigantografia del bel dottore, nudo come un verme, con un paio di corna di renna in cartapesta calate su riccioli così folti e lucidi da sembrare finti, che s’ingroppava un bel ragazzo di colore vestito da Babbo Natale, entrambi circondati da festoni colorati. Evidentemente aggiunto con photoshop, uno striscione campeggiava sopra l’allegra scenetta, con la scritta in viola HALLELUJAH!!! SANTA CLAUS IS COMIN'!!! Il nostro eroe si girò di scatto verso la parete e spalancò gli occhi. Nel frattempo, un odore strano, come di scorreggia stantìa, stava invadendo la sala e prima di poter aprire bocca, il dottore svenne e con lui tutta la platea, in sincrono perfetto.
Nel triste e silenzioso spettacolo offerto da gente apparentemente morta, rovesciata e scomposta sulle sedie e sul lucido marmo del salone, irruppe il Cocker, svolazzando con le larghe falde del suo cappottone viola, la sudicia risata a insozzare la calma irreale: il potente e puzzolente gas soporifero aveva funzionato alla grande.
Con un enorme sacco rivestì il povero Chiavaliere e subito dopo, fischiando alla pecorara, chiamò a raccolta i suoi due sgherri: Due Facce da C…, intento a mercanteggiare con un algerino al quale cercava di offrire gesticolando, senza successo, la sua micro vettura in cambio di un vecchio cammello sciancato e con una gobba sgonfia, e Troppi Capelli, suo degno compare, un essere che aveva speso tutti i soldi dei suoi loschi affari per costruirsi una particolare garçonnière, da lui brevettata col nome di Trombocasa, dove l’ unico essere femminile ad avervi mai messo piede è a tutt’oggi una suora dell’adiacente convento che una sera aveva bussato e aveva pregato Troppi Capelli di togliere dalla via tutte quelle grosse trappole giganti per topi (aggiungendo poi, con un occhiolino d’intesa , che comunque “ i topi” non ci sarebbero cascati, a meno di non inserire nelle trappole alcune borsette Gucci o, al limite, qualche damigiana di Chanel n. 5 a fungere da esca).
- Presto, mie fetide blatte! Caricate lo stronzone sulla macchina! – ordinò il pazzoide battendo le mani.
- Quale macchina, capo? - chiese un esitante Troppi Capelli- Vuoi dire il Fiorino con il quale…
- No, imbecille! La Mini di quel mezzo cesso del tuo compagno qui presente! – ruggì spazientito il Cocker.
- Ma scusami, sire, - osò intervenire con fare remissivo Due Facce da C… – nella mia auto non c’è posto… figurati che quando mi scappa una scoreggia devo fermarmi, uscire e aspettare che la scoreggia esca perché in due non ci entriamo!
- Zitto, mezza bellezza! Fate come vi dico. La Mini è più anonima del simpatico Fiorino che il coglione ipertricotico qui – disse indicando Troppi Capelli – ha rubato.
- Cos’ha il Fiorino, Capo? È un semplice furgone bianco e come modello va molto anche a Parigi, mi sono informato prima di ru-
- C’è scritto BRIGITTE, SUCE MA BITTE su entrambe le fiancate, deficiente!- lo interruppe il Cocker.
- Cos’ è, il nome di una ditta? – chiese ignaro Due Facce da C…
- No, - sospirò il Cocker guardandosi le punte delle dita della mano sinistra– significa “Brigitte, succhiami il cazzo”… Eh, i francesi, che rime, che poesia, hehehe! Ora sbrigatevi, prima che vi incida tutto Rimbaud col coltello sui vostri culi rinsecchiti!
- Io mi permetto di ripetere che non ci entreremo tutti nell’auto, o mio maestro del dolore – azzardò Due Facce da C… con (mezzo) sguardo contrito e timoroso.
- Senti, sacco di rifiuti non differenziati, ascoltami… ehm – fece il Cocker avvicinandosi allo sgherro e circondandogli le spalle con un braccio - Devi credere nel potere del Caos se vuoi lavorare per me e se vuoi che le cose succedano. Sì sì, hohoho! Il Caos si manifesta nel Caso e nel Caso tutto è possibile perché il Caos è assenza di regole, chiaro? Devi perciò aspettarti l’inaspettato, devi concepire l’inconcepibile, come ad esempio un neg… un nero che diventa presidente degli Stati Uniti o un mezzo cioccola… un meticcio che vince la Formula Uno, HAHA!, what a joke! Ma come mi vengono?
- Ma Eminenza, – intervenne Troppi Capelli, interdetto – queste due cose sono successe veramente!
- Uh? Ah sì? Non leggo molto i giornali, ultimamente– tagliò corto Cocker agitando una mano come a scacciare una mosca invisibile. Poi si girò verso Due Facce da C… : - Visto, catetere umano? L’impossibile è possibile per chiunque, anche per la tua macchinina. E ora andiamo, forza!
I due inferiori caricarono il sacco senza vita nel minuscolo portabagagli, aiutandosi con dei calzascarpe, mentre il Cocker faceva scaldare il motore. Rintuzzati nel sedile posteriore, i due non credevano ai loro occhi: il contachilometri segnava 160 km orari.
- Ma… ma…- balbettò Due Facce da C…, talmente addossato a Troppi Capelli da formare con lui la figura di un mostro a due teste – com’è possibile?!
- Tutto è possibile nella vita e soprattutto quando ci sono di mezzo io, l’agente del Caos. Ha haha!
- Io sento di amarti, padrone – sussurrò Due Facce da C…, estasiato e sconcertato al tempo stesso – fai di me ciò che vuoi, disponi pure della mia anima lercia, ma illuminami col tuo sapere e insegnami il potere del Caos e io ti prometto in cambio assoluta fe-
- Ancora a rompere il cazzo? Non vedi che sto guidando? troncò il Cocker, lo sguardo malato fisso davanti a sé, le mani inguantate strette attorno ad un volante non più grande di una Polo alla menta e la grigia strada che si srotolava sottomessa sotto quelle ruote grosse come taralli.

Intanto nubi oscure andavano ammassandosi lentamente disegnando spire di fumo nero in un cielo cupo e silenzioso, come a sottolineare la trama di un disegno dai contorni sempre più precisi, un disegno dal soggetto ancor più nero; nero come il cuore di un assassino o i polmoni di un fumatore di Gauloises, nero come un presidente degli Usa o come un campione di Formula Uno, ma meno nero dell’umore del tipico francese sciovinista quando immagina Carlà Brunì darla via tutte le volte a quel loro presidente mezzo nano e mezzo ungherese.
(continua)